Bravo Team, recensione videogame per PlayStation VR

Games / Recensione - 18 March 2018 11:00

Bravo Team è uno sparatutto in prima persona in esclusiva su PlayStation VR

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Supermassive Games è senza dubbio la software house più attiva nello sviluppo di videogiochi su PlayStation VR, arrivando con Bravo Team ad un totale di tre differenti produzioni per realtà virtuale. L’esordio di PS VR è avvenuto con il lancio di Until Dawn: Rush of Blood, sparatutto su binari, un’enorme giostra virtuale, e con il recente The Inpatient, avventura in prima persona che riprendeva universo e ambientazioni di Until Dawn, una delle esclusive più interessanti uscite su PS4. Bravo Team si prende maggiore libertà d’azione, grazie ad un sistema che unisce coperture e fasi da puro shooting in prima persona, una soluzione che si adatta perfettamente ai diversi sistemi di controllo possibili, che andremo ad affrontare nel dettaglio più avanti.

Bravo Team


La trama di Bravo Team è piuttosto basilare e lineare, salvo alcune scelte che possono influenzare le fasi finali di gioco. Tutto parte dall’attacco alla presidente Toma, a capo di una nazione dell’est Europa; il suo convoglio e quello della scorta vengono attaccati, presi di sorpresa su un ponte mentre sono di ritorno al palazzo presidenziale. L’esercito che ha dato il via al colpo di Stato rapisce la presidente Toma, lasciando le forze speciali in sua difesa morenti. Solamente due soldati riescono a salvarsi: noi e il nostro compagno di avventura, che dovremo così collaborare per scoprire cosa è successo, facendoci strada tra le folte linee nemiche, aiutati solamente dalla voce via radio.

Vivere uno sparatutto come Bravo Team, frenetico e carico d’azione, è un’esperienza che unisce la presenza virtuale all’interno degli scenari di gioco con un gameplay divertente ed immediato. Come anticipato, il gioco si basa sulla scelta di diverse coperture, durante le fasi d’azione, che permettono di variare e scegliere un approccio maggiormente tattico e ragionato, evitando così lo scontro diretto. Soprattutto alle difficoltà più elevate, il connubio tra spostamenti, coperture e interazione con il nostro compagno permettono di superare al meglio le fasi di gioco più complesse. Il sistema di controllo può essere liberamente scelto dal giocatore, che si trova a poter giocare il titolo con il supporto dell’Aim Controller, periferica che simula fisicamente l’arma e che viene venduta in bundle con il gioco. Le altre due soluzioni prevedono l’utilizzo dei PlayStation Move, puntando direttamente in tal maniera, o tramite DualShock 4, la scelta più economica ma anche quella che smorza maggiormente l’effetto di vivere in prima persona l’avventura, un peccato per una produzione del genere. I diversi sistemi di puntamento si rivelano precisi e soddisfacenti, accompagnati da un’intelligenza del nostro compagno molto buona, che può seguire i nostri ordini e comandi. Accanto alla cooperativa offline, molto più gratificante e divertente risulta affrontare la storia insieme ad un giocatore umano online, caratteristica che migliora sensibilmente l’esperienza di gioco.


La grafica di Bravo Team conferma l’ottimo lavoro di Supermassive Games su PS VR, con una resa pulita dell’immagine, anche nelle situazioni più concitate e veloci. L’alternanza di fasi al chiuso e all’aperto viene gestita in maniera fluida, con una discreta varietà in termini di ambientazioni, mentre molto meno per quanto concerne i nemici, poco diversificati e piuttosto anonimi. La sensazione di trovarsi in mezzo ad uno scontro a fuoco, di viverlo in prima persona, è reso molto bene sia grazie alla cura visiva che ad un ottimo sonoro, coadiuvato da un doppiaggio interamente in lingua italiana

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