Recensione film thailandese A Useful Ghost - Festival Cannes 2025

Cinema / Festival / Recensione - 17 May 2025 09:00

A Useful Ghost: il surrealismo thailandese tra amori e fantasmi

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Film 12 Strong

A Useful Ghost è l’opera prima del regista thailandese Ratchapoom Boonbunchachoke, presentata al Festival di Cannes 2025. Il film, una commedia nera con sfumature drammatiche e surreali, affronta il tema del lutto attraverso una lente ironica e profondamente legata alla spiritualità e alla cultura thailandese.


Trama

La trama ruota attorno a March, un uomo che ha perso la moglie Nat a causa di una malattia respiratoria legata all’inquinamento. Quando lui stesso comincia a soffrire degli stessi sintomi, Nat ritorna dal regno dei morti sotto forma di spirito, possedendo e animandosi in un aspirapolvere, per vegliare su di lui e sul loro figlio. La presenza soprannaturale però non è ben accolta dalla famiglia di March, che rifiuta la convivenza con un fantasma. Per dimostrare il proprio amore e riconquistare un posto accanto a loro, Nat si impegna a liberare la fabbrica di famiglia da un altro spirito, questa volta maligno.

Il film è interpretato da diversi attori thailandesi tra cui spicca Davika Hoorne, giovane attrice e modella che veste i panni di Nat, lo spirito buono che protegge la sua famiglia. La produzione internazionale, che coinvolge Thailandia, Francia, Singapore e Germania, è stata sostenuta da vari fondi come il Locarno Open Doors e il Berlinale World Cinema Fund.

Uno degli elementi più interessanti del film è la sua profonda connessione con il culto degli spiriti molto presente nella cultura thailandese. In Thailandia, la visione della morte e dell’aldilà è fortemente influenzata dal buddismo e dalle credenze animiste, che considerano gli spiriti dei defunti come entità che continuano a interagire con il mondo dei vivi. Esistono spiriti benevoli, come lo spirito di Nat, che proteggono case e luoghi, ai quali si offrono cibo e fiori nelle cosiddette "case degli spiriti". Al contrario, gli spiriti malevoli sono temuti e spesso placati con rituali e offerte, anche perché parafrasando una citazione del film, non si rassegnano alla morte e perseguono anche nell’aldilà lo spirito di vendetta per i torti subiti.


Recensione

In questo contesto culturale, legato alla spiritualità buddista, A Useful Ghost acquista ulteriore profondità. La storia d’amore tra un uomo e sua moglie defunta infatti, non è solo una fantasia surreale, ma un’espressione moderna di un rapporto spirituale che nella tradizione thailandese non si interrompe con la morte. La commedia nera del film abbraccia queste credenze con rispetto, trasformandole in chiave narrativa per parlare di amore, memoria e riconciliazione.

L’opera di Boonbunchachoke riesce a fondere il realismo emotivo con l’immaginario spirituale thailandese, dando vita a un film delicato, originale e impregnato di forti elementi culturali e spirituali. Una riflessione toccante sulla perdita e sulla presenza invisibile di chi abbiamo amato, resa ancora più intensa da una regia sensibile e una scrittura brillante.

In definitiva un film delicato e romantico che colpisce per la sua spiritualità e per la profondità dei temi trattati.


© Riproduzione riservata






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