Expo verso la nuova edizione Dubai 2020

Expo verso la nuova edizione Dubai 2020

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Expo è una esposizione universale che si concentra su un tema definito. La prima esposizione si è tenuta a Londra nel 1756, cui è seguita Parigi (1802), New York (1820), Roma (1874). Nel 2015 si è tenuta a Milano, mentre nel 2020 sarà ospitata a Dubai.

Expo 2015 è stato presentato come “il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione”. Inaugurato il 1 maggio 2015, l'intenzione è di ricercare le risposte o comunque avviare la discussione sulle problematiche dell'alimentazione: cibo sano, sicuro e sufficiente per l'intera popolazione mondiale. Oltre 140 Enti tra Paesi ed Organizzazioni internazionali, stipate sulla superficie di un'area espositiva pari ad 1,1 milioni di metri quadrati, stanno attraendo numerosi visitatori incuriositi sia dall'evento che dalle proposte esposte. In tale contesto espositivo, alcuni degli espositori hanno presentato architetture suggestive e spettacolari mentre altri hanno centrato il problema posto dall'edizione milanese, esprimendo possibili soluzioni alle problematiche alimentari che si presenteranno in futuro.

Tra i Paesi che hanno suscitato maggiore interesse, devono essere segnalati il Belgio e la Colombia. Due paesi agli antipodi sia geograficamente che per tradizione. Il Belgio è forse l'unico espositore che ha meglio rappresentato il tema dell'Expo 2015, rassegnando risposte concrete e tecnologicamente sostenibili mentre la Colombia ha esposto caratteristiche climatologiche che la rendono unica come ambiente geografico.

Expo 2015, dalla cortesia del Belgio alla tecnologia acquaponica. La cortesia belga comincia sin dall'accesso al padiglione dove viene offerto un piccolo e gustoso biscotto tipico. Sin dalla struttura e dai materiali scelti, il Belgio presenta la dovuta attenzione per le problematiche ambientali (vedi le immagini), scegliendo materie riciclabili, strutturando un sistema a basso impatto energetico ed idrico. La caratteristica che distingue maggiormente il padiglione è rappresentata dalla ricerca di una produzione alimentare alternativa, oltre ovviamente alla degustazione culinaria dei prodotti tipici che può avvenire nella zona ristorante, dov'è possibile anche la delibazione delle birre belghe.

Il maggiore interesse è tuttavia rappresentato dalle soluzioni tecnologiche espresse: un ecosistema che amalgama piante e pesci denominato acquaponica. Si tratta di un sistema che abbina alla coltivazione di verdura, l'allevamento dei pesci. Infatti, i rifiuti prodotti da questi ultimi forniscono un concime naturale per la coltivazione delle verdure mentre le piante filtrando l'acqua la depurano consentendo ai pesci di abitarla senza rimanere intossicati. Una soluzione che potrebbe permettere una produzione di cibo sano in quantità forse necessarie per rispondere all'esigenza alimentare della collettività. Certamente una prospettiva interessante e rassicurante che trasmette una sensazione possibilista circa le sfide alimentari alle quali inevitabilmente dobbiamo prepararci.

Expo 2015, la Colombia e le cinque diverse regioni climatiche. La Colombia non è caratterizzata dall'alternarsi di stagioni ma dalla presenza di cinque diversi tipi di clima che perdurano per tutto l'anno in ragione di differenti altitudini. La visita al padiglione colombiano (vedi le immagini) comincia con la proiezione di un video sull'origine del territorio per poi proseguire in ambienti allestiti con video e suoni suggestivi per dare al visitatore l'indiretta percezione della diversità climatologiche. Una diversità dovuta alla vicinanza all'equatore che permette una suddivisione della Colombia in cinque diverse regioni climatiche (Atlantica o Caraibica, Andina, Pacifica, Orinoquia e la regione dell’Amazzonia), passando dal caldo torrido fino ai ghiacci delle vette colombiane. Questa caratteristica rende il territorio colombiano una fonte di risorse naturali vegetali, animali ed idriche. Infatti, le diverse regioni poste alle diverse altitudini e contraddistinte da diversi piani termici rendo la Colombia un territorio fertile di biodiversità ed un luogo che saprà certamente offrire un supporto fondamentale alla lotta per un cibo sano, sicuro e sufficiente per l'intera popolazione mondiale.

Sia Belgio che Colombia pur contraddistinti da caratteristiche differenti, di ricerca e sviluppo tecnologico il primo, naturalistiche per il secondo, si pongono come protagonisti per le importanti sfide alimentari che coinvolgeranno l'intera popolazione mondiale. L'Italia ha invece espresso, come da consuetudine, le proprie eccellenze, anche individuali. Lo sfoggio di eccellenze, se circoscritto esclusivamente a tale preminenza, potrebbe, in un prossimo futuro, costituire un limite.

Expo 2015, la cultura nel Padiglione Russia. Il Padiglione della Russia ad Expo 2015 si rivela come uno dei più compositi (vedi le immagini), per agglomerazione di settori che non si riferiscono solo al tema alimentare. Si passa dall’arte al cinema, dalla letteratura alla musica. L'architettura esterna del padiglione - ideata da Sergey Choban fa - ripropone il simbolo del fulmine: realizzato con tecnologie verdi, dà importanza al legno come elemento fondante della cultura. Il tema principale del è il cibo come sicurezza, trasmettendo il messaggio che la Russia nonostante le vaste dimensioni estese in 17 098 242 metri quadrati e 143 975 923 abitanti, può fornire cibo per la propria popolazione e quella mondiale, ora e per le future generazioni. La parte superiore dell'edificio ospita giardini pensili evocativi della città di Babilonia, e il punto più alto è la serpentina pendente del tetto rivestito di vegetazione, che simboleggia i campi sconfinati della Russia. 

Il Padiglione racconta anche le storie degli scienziati russi di fama internazionale il cui lavoro ha contribuito allo sviluppo dell'agricoltura e sicurezza alimentare. Vladimir Putin, eletto nel 2012 per la terza volta Presidente della Federazione Russa ha definito il padiglione come capace di “riflettere le enormi potenzialità agricole e industriali del nostro Paese, la sua grande eredità culturale e umana, il suo ruolo riconosciuto nello sviluppo della scienza mondiale". Il medesimo simbolo è l’orsetto matrioska, presente nei miti di tanti popoli della Russia. Il cinema è presente con una sala di proiezioni, con film come “Arca russa” (2002) del regista Aleksandr Sokurov. Collegato con l’intento divulgativo si sono tenuti eventi come   le   celebrazioni dedicate   al   70°   anniversario   dalla   fine   della   Seconda   Guerra   Mondiale, con consegna del Nastro  di   San  Giorgio,   simbolo  usato  per   ricordare i caduti.  

Expo 2015, la nuova alimentazione del Padiglione Usa. Il Padiglione degli Stati Uniti si rivela come uno dei più vasti (vedi le immagini), esteso in 3.250 metri quadrati. All’entrata del “Boardwalk level” un monitor trasmette il benvenuto del presidente Barak Obama, confermato alla seconda presidenza nel 2013: insieme al Presidente compaiono personaggi americani di diversa estrazione, età, etnia e occupazione. Si delineano i lavori con cui gli Stati Uniti affronteranno il traguardo di 9 miliardi di uomini, invitando lo spettatore ad elaborare soluzioni che utilizzino metodi sani e sostenibili per alimentare la popolazione mondiale entro il 2050. Lo spazio “Ricchezza Globale con la Diversità” mostra la visione statunitense sull’energia, sulla creatività e come esse influiscano sulla crescita prospera dell’umanità: all’agricoltura alla politica, dalla cucina all’alimentazione, industria e ricerca. Il “Great American Foodscape” è un viaggio nella storia e nella cultura della nazione, soprattutto concentrato sulle trasformazione alimentare delle tradizioni degli immigrati: il BBQ (barbecue o grigliata) diviene un momento di socialità , il “on-the-go” è legato non solo ad esigenze lavorative ma anche turistiche, i menù per il Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day) mescola beni di largo consumo e tradizione.

Se il “takeaway” è uno degli emblemi dell’alimentazione statunitense, nel padiglione si mostra come questo alimento popolare si stia affinando a scopo salutista. Il Padiglione è progettato dall’architetto James Biber. Costruito secondo i principi di design sostenibile, con elementi eco-compatibili riutilizzabili: la passerella in legno è ricavata dal pontile originale di Coney Island distrutto dall’uragano Sandy del 2012. L’orto verticale motorizzato si estende su una superficie di circa 2000 metri quadrati, e permette di ottenere coltivazioni agricole su superfici verticali che beneficiano di maggior quantità di luce. Alla data del 31 luglio 2015 il padiglione ha raggiunto 2 milioni di visitatori.

Expo 2015, il Padiglione Brasile e la metafora della rete. Il tema principale proposto dal Brasile è "Sfamare il mondo con soluzioni" ed esalta il ruolo del paese quale uno dei maggiori produttori ed esportatori nel settore alimentare (vedi le immagini). La partecipazione brasiliana è organizzata dall’agenzia brasiliana per la promozione delle esportazioni e degli investimenti (Apex-Brasil) e coordinata da un comitato interministeriale presieduto dal Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero (MDIC). "Siamo certi che Expo 2015 sarà un’importante opportunità per confermare la posizione del Brasile come uno dei maggiori produttori mondiali di alimenti, capace di soddisfare i bisogni di molteplici mercati" - ha dichiarato il Presidente di Apex-Brazil David Barioni Neto, Commissario Generale del Brasile per Expo Milano - "Dimostreremo come l’agricoltura brasiliana utilizzi tecnologie avanzate che permettono un incremento nella produzione, utilizzando una quantità minore di risorse e conservando la biodiversità del Paese, cosa essenziale per il pianeta". 

La partecipazione brasiliana a Expo Milano 2015 intende trasmettere la capacità del paese di aumentare la produzione alimentare e soddisfare le richieste mondiali attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate e sostenibili. Il Padiglione Brasile è stato progettato dallo Studio Arthur Casas + Atelier Marko Brajovic e sviluppa architettonicamente i tre concetti di tecnologia, cultura e condivisione a partire dalla metafora della rete: flessibile, fluida e decentralizzata, che diviene il simbolo dell'insieme di relazioni e rapporti fra i vari fattori che, integrati e combinari fra loro, fanno del Brasile un leader mondiale nella produzione alimentare. 

Expo 2015, il Padiglione Giappone e il ristorante del futuro. Il tema principale proposto dal Giappone è "Diversità armoniosa" e vuole evidenziare le "diversità" coltivate nel paese come potenzialità per contribuire alla risoluzione di questioni globali come le risorse nutrizionali (vedi le immagini). Il messaggio principale del padiglione è il seguente: "I molti sforzi delle industrie agricole, forestali, ittiche e alimentari del Giappone unitamente alle conoscenze e competenze alla base dell’alimentazione e della cultura alimentare giapponese". Il padiglione Giappone presenta una struttura a due piani: il piano terra è dedicato alla zona espositiva, il primo piano è costituito da ristoranti e zona eventi. I visitatori hanno l'opportunità di apprezzare diversi tipi di intrattenimento: spettacoli dal vivo, concerti ed esperienze interattive. 

Nell'ambiente "Diversità", ad esempio, i visitatori possonono vivere un'esperienza interattiva con la "Cascata della diversità", nella quale scorrono molti contenuti connessi alle coltivazioni agricole e alla tavola. Toccando i contenuti che galleggiano ai piedi della cascata è possibile visualizzare le informazioni inerenti. Da evidenziare l'ambiente dedicato a rappresentazioni di spettacoli dal vivo nel "ristorante del futuro", dove gli spettatori seduti su tavoli multimediali possono godersi la performance del cast e immergersi nell'ambiente con schermi giganti, vivendo uno spettacolo coinvolgente che trasmette un senso di unione. Inoltre, i visitatori del padiglione giapponese hanno l'occasione di imparare alcune espressioni tipiche, come "Itadakimasu" e "Gochisousama". parole di ringraziamento prima e dopo il pasto.


Federico Ferrantini - Giovanni Menicocci - Luigi Spezzi

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