Recensione film Io e te, Bernardo Bertolucci ed il rifugio della solitudine
Solitudini intime e sfuggenti con una colonna sonora di grande attrattiva per questo atteso ritorno al cinema di Bernardo Bertolucci

Io e te è il nuovo ed attesissimo film con il quale Bernardo Bertolucci torna al cinema, ispirato dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti e presentato al Festival del cinema di Cannes dove ha ottenuto gli applausi della critica.
Bernardo Bertolucci compie un'attenta analisi dell'animo umano e della difficoltà degli individui a relazionarsi con i propri coetanei e con i propri genitori. Le crisi intime o esistenziali sono un tema caro al regista che ha spesso costruito i personaggi dei suoi film soffermandosi sul disagio interiore degli stessi. Due mondi che s'incontrano in una cantina, due metafore del disagio fin troppo presenti nell'attuale società. Anime distanti dagli amici e dai propri famigliari, fuori dal contesto e con un loro specifico mondo. Due modi di esprimere una forma di libertà che condiziona i protagonisti fino a nascondersi dalla realtà o cercare forme controverse di evasione.
Contraddistintosi per aver diretto celebri film, spesso tratti da altrettanto celebrati romanzi come Piccolo Buddha, Il tè nel deserto, con Io e te il regista torna al cinema a distanza di qualche anno dall'ultimo film The Dreamers - I sognatori del 2003. Lo stesso Ammaniti è già comparso sul grande schermo nel 2003 con il romanzo Io non ho paura diretto da Gabriele Salvatores.
Io e te è un film nel quale la solitudine che vive Lorenzo è fondamentalmente la stessa vissuta dall'imperatore cinese Pu Yi in L'ultimo imperatore (The Last Emperor, 1987) che vinse complessivamente nove Oscar, oppure della diciannovenne Lucy Armon in Piccolo Buddha (Little Buddha, 1993).
Bernardo Bertolucci ripercorre lo scambio di una formazione continua, dalla giovinezza all'età adulta e viceversa, senza giudicare se sia meglio l'una o l'altra: con una rara capacità per un settantenne di intendere la giovinezza. La stessa maturità infantile di Lorenzo che ad Olivia strappa una promessa: "Che non ti droghi più".
Schede
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti

Recensione serie tv The Walking Dead: Daryl Dixon
Scopri The Walking Dead: Daryl Dixon

Le Chiavi del Cosmo: in uscita nelle librerie il nuovo thriller di Glenn Cooper
Glenn Cooper trasforma storia e archeologia in avventura e riflessione in un viaggio tra Europa e Asia

Recensione film Downton Abbey: Il gran finale, il culmine dell'acclamata saga
Scopri la recensione dell'ultimo capitolo di Downton Abbey, diretto da Simon Curtis con Hugh Bonneville,

Recensione film Ri gua zhong tian The Sun Rises on Us All di Cai Shangjun
In concorso a Venezia 82

Grido Fatale di Angela Marsons: Un thriller psicologico sospeso tra tensione e inquietudine
Torna la detetive Kim Stone alle prese con un serial Killer in una storia torbida e appassionante

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Scarlet
Regia di Mamoru Hosoda

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Elisa
Di Leonardo Di Costanzo con Barbara Ronchi e Valeria Golino

Mostra del cinema di Venezia: recensione In the Hand of Dante
Regia di Julian Schnabel con Gal Gadot