Qualcuno da amare - La prostituzione nel cinema

Cinema / News - 16 November 2012 07:40

Kiarostami nel suo ultimo film, Qualcuno da amare, tratta un tema molto sfruttato al cinema: la prostituzione.

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Uscirà in Italia a maggio 2013 il film drammatico di Abbas Kiarostami intitolato Qualcuno da amare (Like Someone in love). Abbandonate le dolci colline toscane di Copia conforme (2010), il noto regista iraniano cambia scenario e per il suo ultimo film si trasferisce in Giappone dove ritrae una giovane studentessa che decide di prostituirsi per potersi pagare gli studi accettando rapporti anche con uomini molto più grandi di lei. In uno di questi incontri, si imbatte in un cliente del tutto inaspettato: un sessantenne professore universitario che mostra un reale interesse nei suoi confronti e trascorre con lei ventiquattr'ore del tutto insolite instaurando un rapporto intenso e di vero affetto.

La prostituzione, qui tema centrale attorno al quale si sviluppa quello dell'unicità delle relazioni umane, è da sempre protagonista di molteplici film dei generi più diversi, dalla commedia al drammatico. Recentemente questo tema è stato al centro di ben due film francesi. Uno è Elles (2011) che racconta il percorso di una giornalista, interpretata da Juliette Binoche, che viene profondamente turbata dall'intervista a cui sottopone due giovani studentesse che si prostituiscono per pagarsi gli studi in cui emerge da parte di queste ultime un senso di libertà  e di autoaffermazione che lei non immaginava possibile. L'altro è Student Services, film di Emmanuelle Bercot nato per la televisione e poi passato al cinema e tratto dall'omonimo romanzo di Mademoiselle Laura D. Qui la protagonista è una studentessa universitaria che per pagarsi vita e studi comincia a vendere il suo corpo entrando così in un tunnel di dipendenza dai facili guadagni da cui avrà difficoltà ad uscire.

Cinema e prostituzione hanno una lunga tradizione che, con i film degli ultimi anni, non ha fatto che consolidarsi sempre più. Se infatti il fulcro della maggiorparte dei film sono le relazioni umane, la prostituzione, che ne è un'interessante sfaccettatura, non può far altro che incuriosire i più grandi registi e sceneggiatori in uno scenario in cui tutto sembra sempre più mercificabile e mercificato. Ed è così che il mestiere più vecchio del mondo ha trovato posto in ironiche commedie come La dea dell'amore (1995) di Woody Allen o Irma la dolce (1963) di Billy Wilder, o in film drammatici come Bella di giorno (1967) di Luis Bunuel, Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini, Mamma Roma (1962) di Pier Paolo Pasolini e Paris, Texas (1984) di Wim Wenders.

Moltissimi altri sarebbero i titoli su questo argomento (Un uomo da marciapiede, Matrimonio all'italiana, Belli e dannati, Via da Las Vegas, Pretty Woman, Moulin Rouge!, Taxi driver, Proposta indecente, La Samaritana, etc.)  ma qui si è voluto selezionarne solo alcuni tra i più significativi.

 

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