Recensione libro La scrittrice del mistero di Alice Basso
In libreria per Garzanti Edizioni.

Alice Basso pubblica il quarto romanzo della serie di successo con protagonista Vani, La scrittrice del mistero. Per chi ancora non conoscesse Silvana Sarchi, lei di mestiere scrive i bestseller degli altri.
Ai nuovi lettori Vani si presenta così: “Solo noi e la carta, e siamo del tutto sinceri. Dovrei parteggiare per questa visione. Dovrebbe farmi piacere. In fondo io scrivo per mestiere, dunque, in teoria, do un casino di valore alla parola scritta: che venga considerata lo scrigno della verità dovrebbe per proprietà transitiva valorizzare il mio ruolo come un riflettore su una rockstar. Peccato che io di mestiere faccia la scrittrice, sì, ma fantasma. La ghostwriter. Una che scrive per conto terzi. Ossia una che scrive saggi su opinioni che non pensa, autobiografie di vite che non ha vissuto, manuali di discipline che non ha praticato, su cui poi mette il nome qualcuno che non ne è l’autore. Altrimenti detto: io uso la parola scritta per sparare un sacco di balle. Quindi questo è il punto in cui prendete tutto quello che ho detto fin qui e lo sbattete nel cesso”.
Schede
Vani ha un look decisamente dark: “Non che faccia molto per dissimularlo, peraltro. Il fatto che vada abitualmente in giro vestita e truccata come un posticipo di Halloween – impermeabile nero, rossetto viola, ciuffo sugli occhi, unghie color ho-fatto-a-brandelli-la-Strega-dell’Ovest – è un po’ la mia dichiarazione di guerra perenne al mondo, mi è stato fatto notare. Piacere alla gente non è esattamente il mio forte. D’altra parte, nemmeno il forte della gente sembra essere piacere a me”.
Da qualche libro, è diventata una collaboratrice del commissario Berganza. In fondo, chi meglio di lei sa leggere la psicologia delle persone. L'amore per i libri la proietta in una dimensione brillante. Con Berganza condivide la passione per i gialli: entrambi hanno letto “più gialli di quanti ce ne siano in un campo di girasoli”.
Il commissario ha il fascino rude d'altri tempi. A Vani ricorda Philip Marlowe, il private eye di Raymond Chandler.
L'investigazione di La scrittrice del mistero parte con una richiesta d'aiuto nel mezzo di una cena romantica. Vani e Berganza raggiungono Enrico. Nel lussuoso studio dell'editore della ghostwriter, c'è anche Riccardo: scrittore di punta della scuderia, nonché l'ex di Vani mai rassegnato. Riccardo ha ricevuto inquietanti minacce da parte di uno stalker sconosciuto.
Lungo la detection si delineano divertenti false piste da accantonare. Il finale è dichiaratamente dedicato alla creatura di Agatha Christie, il mitico Hercule Poirot.
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