Recensione film Doppio amore, il thriller erotico amato dalla critica statunitense
Liberamente ispirato a Lives of the Twins della prolifica scrittrice Joyce Carol Oates, in sala dal 19 aprile.

Doppio
amore (L'amant double) è il thriller erotico d'autore, selezionato
allo scorso festival di Cannes e molto amato dalla critica
statunitense. L'autore è François Ozon, noto al pubblico per
titoli come 8 donne e un mistero (2002), Swimming pool (2003) e
Potiche (2010).
In Doppio amore, il regista parigino racconta il tema del doppio nel contesto di una storia di depressione patologica. Le performance erotiche sono intese come terapia: dalla teoria alla pratica, per liberare un caso di isteria dalle repressioni sessuali. La tematica del doppelgänger prende forma con la presenza di due gemelli, anzi di due coppie di gemelli (la trama è curiosamente a prova di spoiler).
Il finale lascerà lo spettatore disorientato. Ozon ha confezionato una pellicola sofisticata lungo disseminate citazioni cinematografiche e un sapiente linguaggio per immagini. Tuttavia, dopo averlo reso il vero protagonista del film, rimette il voyeur all'angolo.
Chloè (Marine Vacth) ha un grave malessere nello stomaco, il secondo cervello del corpo umano. Accetta di andare in psicoterapia dal dottor Paul Mayer (Jérémie Renier). La donna ha venticinque anni, vive sola in compagnia un gatto. Dopo aver guadagnato un discreto gruzzoletto di soldi come modella, è in cerca di un altro lavoro. Teme di non essere capace di amare, racconta allo psicologo. I suoi sogni perversi svelano una personalità problematica.
Il
rapporto tra paziente e medico viene interrotto quando Chloè e Paul
decidono di andare a vivere insieme. La donna trova in quel medico
equilibrato e amorevole, “la sua medicina”. O forse no. Trovato
un impiego nello staff di sorveglianza al museo contemporaneo
del Palais
de Tokyo,
nella sua vita entra in scena il fratello gemello di Paul, Luis Delor
(c'è un segreto famigliare dietro i diversi cognomi?): una natura brutale e spiccia, l'antidoto a una supposta frigidità di Chloè.
Anche Luis è uno psicoterapeuta.
I
due gemelli non si incrociano da anni.
La personalità compulsiva della protagonista si specchia anche in dettagli scenici ricorrenti come le scale a chiocciola e le orchidee. Diversi gatti, una vicina inquietante e Jacqueline Bisset nel ruolo doppio (o sdoppiato) di madre completano il cast.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti

Recensione serie tv The Walking Dead: Daryl Dixon
Scopri The Walking Dead: Daryl Dixon

Le Chiavi del Cosmo: in uscita nelle librerie il nuovo thriller di Glenn Cooper
Glenn Cooper trasforma storia e archeologia in avventura e riflessione in un viaggio tra Europa e Asia

Recensione film Downton Abbey: Il gran finale, il culmine dell'acclamata saga
Scopri la recensione dell'ultimo capitolo di Downton Abbey, diretto da Simon Curtis con Hugh Bonneville,

Recensione film Ri gua zhong tian The Sun Rises on Us All di Cai Shangjun
In concorso a Venezia 82

Grido Fatale di Angela Marsons: Un thriller psicologico sospeso tra tensione e inquietudine
Torna la detetive Kim Stone alle prese con un serial Killer in una storia torbida e appassionante

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Scarlet
Regia di Mamoru Hosoda

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Elisa
Di Leonardo Di Costanzo con Barbara Ronchi e Valeria Golino

Mostra del cinema di Venezia: recensione In the Hand of Dante
Regia di Julian Schnabel con Gal Gadot