Recensione Figlia mia con Alba Rohrwacher e Valeria Golino
Laura Bispuri affronta il dramma di una figlia contesa.

“Figlia mia” è l'unico film italiano in concorso al Festival di Berlino. Il secondo lungometraggio di Laura Bispuri ha debuttato nelle sale italiane lo scorso weekend.
“Figlia
mia” è ambientato in terra sarda, dove Madre Natura mostra forza e bellezza, attraverso paesaggi brulli e ancestrali. Angelica
(Alba Rohrwacher) è un'anima persa. Ha difficoltà economiche, beve
per dimenticarsi di sé e si umilia, concedendosi agli uomini del
paese.
Nel suo atteggiamento distruttivo, percepiamo una certa
fierezza di donna indipendente.
Tina
(Valeria Golino) è sposata con un uomo mite (Michele Umberto) ed è
la madre adottiva di Vittoria (Sara Casu), una bambina timida e
curiosa del mondo che poco le assomiglia. Infatti, è la figlia di
Angelica.
Quando Vittoria comincia a frequentare la casa di
Angelica, il patto tra madre biologica e madre adottiva viene a meno
facendo esplodere le conflittualità represse dei protagonisti.
“Figlia
mia” è un'opera promettente. Tuttavia la resa è
altalenante. Nonostante una certa energia, restituita nella scena finale, è un film
difficile da seguire senza rimuginare sulla necessità di certe
metafore urlate (il buco nero come grembo materno e possibilità di
rinascita).
Allo spettatore disorientato è negata l'opportunità
di empatizzare con la storia e i protagonisti.
Il personaggio di
Angelica viene introdotto con tratti eccessivi, al limite del
grottesco. Non ne capiamo le esasperate contraddizioni, salvo poi
scoprirne improvvisi momenti di saggezza.
L'uso del dialetto, a intermittenza, non è una scelta felice.
Nell'insieme, la sensazione
di compiaciuto annacqua l'intento del messaggio corale, l'imperfezione
come fonte di bellezza.
Detto questo, “Figlia mia” rimane un film da vedere.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti

Le Chiavi del Cosmo: in uscita nelle librerie il nuovo thriller di Glenn Cooper
Glenn Cooper trasforma storia e archeologia in avventura e riflessione in un viaggio tra Europa e Asia

Recensione film Downton Abbey: Il gran finale, il culmine dell'acclamata saga
Scopri la recensione dell'ultimo capitolo di Downton Abbey, diretto da Simon Curtis con Hugh Bonneville,

Recensione film Ri gua zhong tian The Sun Rises on Us All di Cai Shangjun
In concorso a Venezia 82

Grido Fatale di Angela Marsons: Un thriller psicologico sospeso tra tensione e inquietudine
Torna la detetive Kim Stone alle prese con un serial Killer in una storia torbida e appassionante

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Scarlet
Regia di Mamoru Hosoda

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Elisa
Di Leonardo Di Costanzo con Barbara Ronchi e Valeria Golino

Mostra del cinema di Venezia: recensione In the Hand of Dante
Regia di Julian Schnabel con Gal Gadot

Mostra del Cinema di Venezia 2025, recensione film Newport & the Great Folk Dream
Scopri Newport & the Great Folk Dream, il film fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia