Recensione del film 'On the Milky Road - Sulla Via Lattea'

Cinema / Recensione - 11 May 2017 08:00

"On the Milky Road - Sulla Via Lattea" è il film di Emir Kusturica ambientato in un villaggio durante la guerra Jugoslava.

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On the Milky Road - Sulla Via Lattea è il film di Emir Kusturica nelle sale da oggi. Nel cast c’è lo stesso Kusturica, Monica Bellucci, Predrag Manojlovic, Sloboda Micalovic e Sergej Trifunovic.

In un villaggio le oche starnazzano e si tuffano in una vasca sporca di sangue, delle mosche si appiccicano alle loro piume, un falco pellegrino sorvola il paese e cattura un serpente, per poi finire contro un elicottero.

L’irrazionalità di “On the Milky Road - Sulla Via Lattea” è evidente già dalle prime scene, accentuata da una fotografia di Goran Volarević e Martin Šec che rende ancora più nitidi gli oggetti rappresentati.

Qui tutto può accadere, Kosta (Emir Kusturica) vive nel villaggio dove si consuma la guerra jugoslava, e mentre consegna il latte in sella al suo animo gli spari dell’artiglieria sfiorano il suo volto. Spesso riposa sopra l’asino, avendo costruito uno schienale ad hoc. È promesso sposo di Milena (Sloboda Micalovic), il cui fratello è in guerra in Afghanistan e che al ritorno benedirà le loro nozze. Ma anche il fratello deve sposarsi, così Milena trova una donna per lui in un orfanotrofio, la prorompente Nevesta (Monica Bellucci) che in passato fece innamorare anche un generale sposato, che per lei giunse addirittura ad uccidere la moglie.

Kosta alza lo sguardo dal suo triclinio sull’asino e vede Nevesta: se ne innamora, mentre lei ora lavora nel villaggio tra le faccende domestiche e ricordi di un passato di “ciò che ero”.

Metà del film racconta dell’avvicinamento dei due, della gelosia nascente di Milena che nota l’attrazione e delle imposizioni del fratello che - ormai tornato dall’Afghanistan - organizza il doppio matrimonio. Ma tutto è possibile nella visione di Kusturica, anche che un proiettile stacchi la sua orecchia e che Nevesta la ricucia con ago e filo.

Avviene così che quando l’intreccio amoroso tra i tre sembra impossibile da districarsi, giunge il fato a porre rimedio. Che in questo caso è la guerra: i soldati con i lanciafiamme incendiano il villaggio, e la fuga di Kosta e Nevesta pare infinita. Il regista propone situazioni che nella normalità non sarebbero accettabili: il film si regge proprio su queste ipotesi, per cui se c’è affinità tra due persone nulla è inarrivabile, come volare da albero o scendere da una cascata.

La stessa Nevesta è una Monica Bellucci in una performance inimitabile, tra sforzi fisici e un’alterità che sa gestire con ironia. È lei stessa, mentre è in acqua a dire: “Senza amore non saremmo niente”. E così “On the Milky Road - Sulla Via Lattea” diventa alche il film più romantico di Kusturica, dopo “Promettilo!” (2008) e “La vita è un miracolo” (2004).

“On the Milky Road - Sulla Via Lattea” è un film imprescindibile, che - nonostante la forza figurativa che spesso offusca la trama - procura delle pandemie positive dell’immaginazione impossibili da trovare in altre opere attuali.

Il finale del film segna proprio questa devozione continua verso l’altra persona, quasi che senza di essa non abbia senso vivere. Così anche la scena ripetuta della gallina che allo specchio becca se stessa credendolo un suo simile, acquista un significato di fratellanza la cui ricerca non è mai appagata.

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