Recensione del film John Wick - Capitolo 2

Cinema / Recensione - 16 March 2017 10:17

"John Wick - Capitolo 2" è il film con Keanu Reeves, Riccardo Scamarcio e Claudia Gerini: è il sequel del film del 2014

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

John Wick - Capitolo 2 è il film di David Leitch con Keanu Reeves, Riccardo Scamarcio, Claudia Gerini, Ian McShane e Common.

Circa quattro giorni dopo gli eventi del primo film del 2014, l’ex assassino John Wick rintraccia la sua auto rubata Ford Mustang Mach 1 in un negozio di proprietà di Abram Tarasov, gangster russo. Ne nasce una lotta violenta, che danneggia la sua auto: il clemente John risparmia Tarasov appiccando un periodo di pace. Mentre l’auto è in riparazione John è contattato al boss criminale italiano Santino D’Antonio (Scamarcio).

John Wick si ritrova così a Roma, si fa realizzare un abito su misura, prepara le armi e le affossa nello zaino: i suoi gesti hanno un procedimento rituale, quasi che elevi la propria professione a carriera altolocata.

Le scene ambientate a Roma presentano poi un glamour decadente, come quella in cui Gianna D'Antonio (Claudia Gerini) appare in abito bianco. In realtà è lei a dover essere assassinata, su commissione del fratello Santino D’Antonio per poter così scalare da solo nella "High Table”.

La scena in cui Gianna, conscia della sua fine entra nella vasca da bagno in una scenografia manierista, tagliandosi le vene e attendendo l’esecuzione di John aumenta la suggestione del film, quasi che solo in Italia si potesse ottenere questa mescolanza di erotismo e violenza mafiosa.

Seguono scene di lotta, in sotterranei sfregiati di azzurro, con John che continua ad imbracciare una pistola come in un videogame. Ed è poi questa l’essenza del film, strutturato su livelli legati cui passare, per portare avanti la storia. E certamente non basta ciò per rendere interessante un film thriller e noir, come ambire ad essere questo. Sparatorie che durano diversi minuti, che continuano poi nelle strade di Roma, con il joystick dello spettatore sempre più premuto.

L’unico momento di svolta è quando Cassian (il rapper Common), la guardia della ormai defunta Gianna intende vendicarla. Quello che sembrava un’action diventa ribellione personale, una caccia spietata, di cui è poi è vittima lo stesso John: ma anche da qui si inanellano scene di azione, revolverate realizzate peraltro meglio in film recenti come “Resident Evil: The Final Chapter”. E tale approssimazione era ardua da evitare, dato che lo stesso regista Chad Stahelski è un ex stunt-man, che diresse anche “John Wick” del 2014.

Dal 1993, dove Stahelski esordì in “Brain Smasher... il buttafuori & la modella” ha lavorato a circa settanta produzioni, tra cui la saga di Matrix, “Ninja Assassin”, “I mercenari - The Expendables”. Quindi l’aspetto visivo della lotta come unico rimedio per veicolare una giustizia è un falso miraggio che l’assassino persegue: e con lui tutti personaggi di contorno.

Questo era l’obiettivo anche visivo di “John Wick - Capitolo 2", con “look a schermo intero e lenti anamorfiche, perché volevamo arrivare al massimo del riempimento di ogni scena - dice il regista - Le scenografie e la fotografia hanno davvero aiutato ad ampliare il mondo di John Wick”. L’esigenza era anche quella congenita di ampliare gli spettatori interessati alla visione del film: “Dovevamo soddisfare sia i fan maschili sia femminili - ha ribadito il produttore Basil Iwanyk - il pubblico che solitamente non guarda film d’azione, dandogli una nuova via per leggere questo film senza ripeterci”.

E “John Wick - Capitolo 2” si perde in questo rischio. Nel finale si poteva giungere ad ipotizzare un martirio espiatorio del personaggio di John Wick, ed invece tutto si risolve in corse per le strade di Roma.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon