Recensione: Sin City

Comics / Recensione - 19 February 2011 09:30

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Sin City è il fumetto degli anni Novanta.

L'esordio nel '91 sulla rivista antologica Dark Horse Present fu un enorme successo grazie ad un impatto grafico molto forte. Le pagine hanno bianchi e neri netti, le figure delineate da un gioco di ombre e luci tutt'altro che ovvie.

Sin city è un noir, violento, duro, spietato. I personaggi sono malinconici, freddi, eroi perdenti e maledetti quasi al di sopra delle righe, ma mai caricaturali.

Marv è l'eroe della storia, indimenticabile. Grosso, violento e brutto, una sera come tante nella sudicia Sin city, è in compagnia della bellissima Goldie. Si sente al settimo cielo, perché gli sembra di stare con un angelo e di non meritare tanto, ma la felicità dura un attimo: il suo angelo viene ucciso, proprio di fronte a lui.

Marv si sente confuso, è ubriaco, e non capisce come sia potuto accadere. Dalla finestra sente le sirene della polizia, e capisce che lo stanno già cercando. Intuisce che lo hanno incastrato, non sa bene perché, ma vuole arrivare fino in fondo.

Inizia così la ricerca della verità , che lo porterà a scontrarsi con la feccia di Sin city e ad affrontare situazioni ai limiti del verosimile. Marv scopre che dietro l'omicidio del suo angelo c'è il cardinale Roark e il suo tirapiedi Kevin, un folle che si nutre di cadaveri. Goldie lo aveva scoperto e dovevano farla sparire. Marv uccide i due sicari ma viene catturato dalla polizia e condannato alla pena di morte.

Sin City è il primo di sette volumi, e ne è stato tratto un film diretto da Robert Rodriguez, con la collaborazione di Frank Miller.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon