MotoGP 17, recensione videogame per PS4 e Xbox One

Games / Recensione - 15 June 2017 14:00

MotoGP 17 è il videogioco ufficiale su licenza del campionato mondiale di motociclismo, con le tre categorie Moto3, Moto2 e Moto GP, oltre a piloti e livree storiche

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MotoGP 17 è il videogioco ufficiale sul campionato di motociclismo sviluppato dall’italiana Milestone, con l’intera licenza delle categorie Moto3, Moto2 e, ovviamente, MotoGP. La serie, passata in pianta stabile nel 2013 alla casa di sviluppo milanese, rappresenta un buon mix tra arcade e alcune caratteristiche da simulatore, anche grazie all’enorme esperienza maturata nei titoli su due ruote. Accanto a MotoGP, infatti, un ottimo lavoro è stato fatto per la serie Ride, che punta ad essere il Gran Turismo delle moto, arrivato al secondo episodio. MotoGP 17 ne prende alcune caratteristiche nel sistema di guida e fisica, rivista e aggiornata per essere quanto più verosimile possibile, nonostante alcuni difetti storici ed intrinseci al genere, tra cui spiccano i contatti tra piloti e le cadute, aspetti ancora da migliorare sensibilmente.

Il focus per giocatore singolo di MotoGP 17 è la classica scalata nella modalità Carriera, in cui creare il nostro personaggio sia nell’aspetto estetico che nella progressione di livello, con l’esperienza accumulata gareggiando, e vincendo, le gare. Si parte dalla potenza ridotta e semplice da gestire delle Moto3, passando per le offerte della classe superiore sino all’approdo nei team maggiori. Nell’edizione 2016, Valentino Rossi: The Game, era stata inserita un’interessantissima e approfondita modalità che ripercorreva la storia e le imprese del centauro di Tavullia, rivissute in prima persona e che sintetizzava i migliori e più iconici momenti degli ultimi 15 anni di motociclismo. Tale feature non è stata replicata nel nuovo capitolo, che non presenta alcuna modalità parallela né una nomenclatura particolare, tornando alle classiche modalità su due ruote della serie canonica. Tornano, invece, alcune competizioni e sfide con moto e piloti storici, un’interessante e piacevole extra che va a riempire il lato nostalgico delle corse su due ruote.



Il gameplay di MotoGP 17 mantiene il feeling divertente e immediato della serie, con traiettorie permissive e contatti fisici, ma comunque attenta a replicare alcuni aspetti di realismo, sopratutto se con gli aiuti disattivati, durante le accelerazioni e nelle curve più strette. Le tre categorie non variano solo a livello puramente visivo, ma sono una netta differenziazione dal punto di vista di guidabilità e feeling su tracciato, un approccio che varia totalmente a seconda della classe scelta. Le Moto3 sono leggere e rispondono immediatamente ai nostri comandi, senza quasi alcun rischio di scivolata e derapate incontrollabili, mentre la Moto2 appesantisce i cambi di direzione e richiedono di dosare il gas in accelerazione. La classe regina è un deciso passo verso il lato simulativo, con traiettorie più sensibili e che richiedono maggiore precisione, un feedback di potenza soddisfacente e un’attenzione indirizzata ad una guida pulita, soprattuto in condizioni di pioggia, dove ogni minima accelerazione può far cadere il nostro pilota.



La grafica di MotoGP 17 riprende il vecchio motore utilizzato in Valentino Rossi: The Game, senza l’atteso e auspicato passaggio al più moderno e performance Unreal Engine 4, che ha fatto il suo debutto per Milestone nel recente MXGP3. Il perfezionamento dal lato tecnico si riscontra soprattuto in un’ottima fluidità, con un frame rate fissato a 60 fps, e la ricostruzione di animazioni che differenziano gli stili di guida, con i piloti più famosi che si muovono, spostano e reagiscono come nella realtà. Le licenze hanno permesso una cura maniacale nella riproduzione di moto e livree, oltre che nelle tute dei piloti, sia nelle categorie inferiori che nella classe regina. L’attenzione al dettaglio nella MotoGP permette letteralmente di vestire i panni dei centauri principali, con le tre scuderie più potenti, Yamaha, Honda e Ducati che rappresentano un deciso stacco rispetto alle altre, ora finalmente riprodotte alla perfezione anche dal punto di vista sonoro. Il rombo dei motori, criticato nel precedente titolo, diventa qui molto più corposo e realistico, grazie alle campionature riprese dal team di sviluppo.

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