Carol, Cate Blanchett e Roney Mara travolte dalla passione nel nuovo film di Todd Haynes

Cinema / Recensione - 05 January 2016 13:00

Carol, Todd Haynes confeziona un capolavoro con due attrici stupende del calibro di Cate Blanchett e Roney Mara: un dramma ad alta intensità emotiva, una storia d'amore unica.

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Carol film diretto da Todd Haynes e scritto da Phyllis Nagy, adattamento del celebre romanzo di Patricia Highsmith,The Price of Salt”. La pellicola è stata presentata in anteprima alla 68ª edizione del Festival di Cannes, dove Roney Mara si è aggiudicata il premio come miglior interpretazione femminile. Ora il film è stato nominato a 5 Golden Globe (miglior film, migliori attrici, miglior regia e miglior colonna sonora) e ora si aspettano anche le nomination per l’Oscar.

Trama. Nella New York degli anni ’50, Therese Belivet (Rooney Mara) è una giovane ragazza che lavora in un grande magazzino a Manhattan, il suo sogno è di diventare fotografa. Un giorno incontra Carol (Cate Blanchett), una donna molto attraente, intrappolata però in un matrimonio di convenienza e assolutamente privo d’amore. Subito al primo sguardo tra le due scatta qualcosa, quindi decidono di approfondire queste sensazioni e così nasce subito un forte legame. Quando però il coinvolgimento sentimentale di Carol cresce, il marito (Kyle Chandler) minaccia di toglierle la figlia, anche alla luce di un fatto precedente che riguarda la sua migliore amica Abby (Sarah Paulson). Carol decide quindi di partire con Therese in un viaggio alla ricerca di se stessa e di una nuova dimensione emotiva e sensoriale. Ma le cose non saranno così semplici come spererebbe.

Recensione. Il regista statunitense dirige il suo sesto lungometraggio, a otto anni dall’uscita di “Io non sono qui”, e ritorna su un tema a lui molto caro. Dichiaratamente omosessuale, Haynes ha fatto della sua cinematografia un simbolo per tutti coloro che credono nell’amore universale, ed anche “Carol” sfonda i confini del tabù e regala una storia d’amore senza sesso e senza età, capace di emozionare chiunque indiscriminatamente. Questo drama (o forse può essere considerato un road movie un po’ atipico) è inoltre ambientato in un periodo storico molto particolare, dove regole ferree e pesanti silenzi rappresentavano la norma; il messaggio che traspare è ben esplicato dalla sceneggiatrice Phyllis Nagy: “È una storia d'amore che tende a dimostrare come la verità sia in assoluto il miglior tonico. Se sei emotivamente onesto con te stesso, su chi sei e in cosa credi, le cose potrebbero non andarti bene, ma sarai certamente una persona migliore”. E le cose a Carol e Therese non vanno bene per niente, ma la passione e il coraggio che le contraddistingue permette loro di essere quello che desiderano, percorrendo strade nuove ed inesplorate.

Todd Haynes. Regista di affermata bravura, fa il suo esordio nel 1991 con il film “Poison”, pellicola simbolo della nuova cinematografia gay, prodotto grazie ad un finanziamento di soli 25.000 dollari: da questo film è nata anche una querelle con un’associazione conservatrice che l’accusava di immoralità. Nel 1995 esce “Safe” con Julianne Moore, mentre nel 1998 lo stravagante “Velvet Goldmine”. Nel 2002 torna a collaborare con la Moore nel toccante “Lontano dal paradiso” e nel 2007 dirige “Io non sono qui” ispirato alla vita di Bob Dylan (nel quale reciterà anche la stessa Cate Blanchett). La sua ultima fatica artistica, prima dell’uscita di “Carol”, è stata la miniserie televisiva del 2011 “Mildred Pierce”, prodotta da HBO.

© Riproduzione riservata


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