Recensione film Dracula 3D, Dario Argento torna alle origini del romanzo
Un ritorno alle origini in stile horror con un cast impreziosito dalla presenza di Rutger Hauer, celebre interprete del replicante Roy Batty in Balde Runner
Dracula 3D è l'ultima fatica di Dario Argento, definito e celebrato come il maestro del brivido sin dai celebri Profondo rosso (1975), Suspiria (1977) e L'uccello dalle piume di cristallo (1970).
Trama: il Conte Dracula (Thomas Kretschmann) è senza la sua amata Dolingen De Gratz da più di quattrocento anni. Scorge una foto di Mina (Marta Gastini) e rivede in lei la sua amata. Con la promessa di un lavoro attira la donna e suo marito, Jonathan Harker (Unax Ugalde), presso il proprio tenebroso castello al fine di ricongiungersi con quella che crede essere la reincarnazione di Doligen.
Dario Argento pone attenzione al sentimento che alberga nella mente del Conte per la sua amata. Dopo quattrocento anni non è ancora sopita la passione che spingerà Dracula a porre in essere un disegno di sopraffazione ed inganno al fine di riconquistare il cuore della sua eterna fiamma. Lo scompiglio generato nel piccolo villaggio Passo Borgo attirerà le attenzioni di Abraham Van Helsing (Rutger Hauer), l'unico in grado di contrastare la bramosia di Dracula.
Dracula di Bram Stoker ha ormai lasciato un segno indelebile nella storia del genere horror e fantastico. Tanto che dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013 la Triennale di Milano ospiterà una mostra intitolata "Dracula e il mito dei vampiri". Ispiratosi alla vicenda dell'efferato Vlad III di Valacchia, Stoker ha contaminato la letteratura ed il cinema proprio come il Conte Dracula contaminava le sue vittime. I generi letterari e cinematografici susseguitesi hanno spesso avuto il pregio ma anche il limite di edulcorare la figura creata da Stoker.
Dracula 3D è una rivisitazione del personaggio originario e presenta una storia in costume arricchita dall'innovazione tecnologica e dalla mano di un culto del cinema Horror come Argento. Dopo Suspiria del 1977 - tratto da Suspiria De Profundis del 1845 - Argento torna di nuovo ad una fonte letetraria solida per realizzare un film dalla trama consolidata su cui poter trapiantare le sue visioni. Un film che ricalca le atmosfere tetre e lo stile narrativo de Il fantasma dell'opera (1998). La fedeltà al romanzo originale permette di creare delle atmosfere ed un'ambientazione suggestive ma allo stesso tempo offre una trama a tratti didascalica che alterna divertenti situazioni grottesche ed estrose a momenti di puro e truculento Horror.
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