Recensione film End of Watch Tolleranza zero, Jake Gyllenhaal fine del turno

Cinema / Recensione - 22 November 2012 07:01

L'onore ed il pericolo vissuto sulle strade di South Central Los Angeles è lo spaccato realizzato da David Aver con Jake Gyllenhaal

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End of Watch Tolleranza zero descrive il duro ambiente criminale con il quale due agenti sono costretti a confrontarsi un giorno dopo l'altro ma è anche una storia di onore ed amicizia, realizzata dal regista David Aver che ha già firmato La notte non aspetta (2008) e Harsh Times - I giorni dell'odio (2005).

Trama: Brian (Jake Gyllenhaal) e Mike (Michael Peña) sono poliziotti di pattuglia a South Central Los Angeles, ogni giorno rischiano la vita tra le pericolose strade del proprio distretto per giungere a scrivere sul loro registro, fine del turno (End of Watch). I criminale sono il loro bersaglio quotidiano, fino a quando le loro gesta attirano le attenzioni dei cartelli della droga che vogliono sbarazzarsene.

Amicizia, onore ed amore s'intrecciano in questa trama che svela uno spaccato duro ed efferato, nascosto negli angoli più buoi della città di Los Angeles. Una realtà nella quale l'aspirazione di un agente è quella di giungere al termine della giornata e scrivere sul registro la sigla EOW (End of Watch), fine del turno. Solo allora, come afferma lo stesso regista, un agente può tornare a casa e godersi il calore della propria famiglia.

Jake Gyllenhaal (Prince of Persia) è la stella di questo film che presenta comunque un cast talentuoso che offre una performance adeguata. Tra gli altri sono presenti Natalie Martinez (Death Race ), Anna Kendrick (The Twilight Saga Breaking Dawn Parte 1), Michael Peña (Leoni per agnelli ) ed America Ferrera (Ugly Betty).

End of Watch Tolleranza zero narra una semplice ed efficace storia che ha come soggetto la dura lotta che gli agenti del distretto South Central a Los Angeles devono intraprendere ogni giorno per restare vivi. Due uomini comunissimi e agenti di polizia che durante il turno di pattuglia s'imbattono in qualcosa più grande di loro e finiscono per essere i bersagli dei famigerati cartelli della droga. Una narrazione intensa, raccontata visivamente tramite una tecnica spettacolare, forse caotica e troppo istintiva che ha comunque il merito di proiettare lo spettatore al centro dell'azione restituendo la tensione dei protagonisti.

© Riproduzione riservata




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