Homeland, sesta stagione: recensione della prima puntata

La sesta stagione di "Homeland - Caccia alla spia" è stata trasmessa negli Stati Uniti dal 15 gennaio al 9 aprile su Showtime. In Italia va in onda dal 19 giugno su Fox. 

Abbiamo guardato in anteprima la prima puntata intitolata "Il presidente eletto" (Titolo originale: "Fair Game") e diretta da Keith Gordon.

Basata sulla serie israeliana "Prisoners of War", la trama torna a raccontare le vicende di Carrie Mathison (Claire Danes), agente della CIA affetta da disturbo bipolare che agisce all'interno di un contesto narrativo connotato da trame complottistiche e strategie segrete. 

L'inizio della puntata propone allo spettatore un riassunto degli eventi più significativi accaduti nelle precedenti stagioni. Peter Quinn (Ruper Friend) si trova in un centro di riabilitazione e manifesta uno stato d'animo decisamente negativo, Carrie tenta di rendere più positivo il suo atteggiamento: “Nel momento più difficile, quando non ce la fai più neanche per un secondo, è lì che devi insistere perché è allora che si ottengono i progressi”. 

Il nuovo presidente eletto è Elizabeth Keane, la quale assume un comportamento che inaugura nuove dinamiche del potere. Le elezioni presidenziali sono un argomento centrale anche in "Scandal", altra serie televisiva giunta alla sesta stagione e in onda su FoxLife (Leggi la recensione della prima puntata). 

In "Homeland - Caccia alla spia" ritorna anche il tema della minaccia all'ordine sociale, attraverso la vicenda di Sekou Bah, ragazzo arrestato dall’agente Ray Conlin con l'accusa di terrorismo.

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Nel cast artistico della sesta stagione sono presenti come guest star Jake Weber, Hill Harper, e Patrick Sabongui.

La serie televisiva è già stata rinnovata per un’ottava e una nona stagione.

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