Un Matrimonio All'Inglese

Cinema / News - 18 January 2009 12:43

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Tratto dal testo teatrale Easy Virtue di  Noel Coward, Un matrimonio all'inglese si presenta come una brillante commedia in cui il pungente humour inglese è giocato tutto a suon di battute, con interpreti dalla bravura ormai consolidata, come Kristin Scott Thomas (Quattro matrimoni e un funerale - 1994, Il paziente inglese - 1996, Mission: Impossibile - 1996, L'uomo che sussurrava ai cavalli - 1998, Gosford Park - 2001) e Colin Firth (Il paziente inglese - 1996, Shakespeare in Love - 1998, Il diario di Bridget Jones - 2001, La ragazza con l'orecchino di perla - 2003, Mamma Mia! - 2008) e giovani attori fra cui spicca senz'altro la protagonista, Jessica Biel (Non aprite quella porta - 2003, Blade: Trinity - 2004, Elisabethtown - 2005, The illusionist - 2006) e Ben Barnes ( Le cronache di Narnia: il principe Caspian - 2008). Travolti da un'intensa ed improvvisa passione, la bella ed esuberante campionessa di automobilismo Larita, americana fin nel midollo, e il giovane e fin troppo spensierato rampollo di un'antica famiglia inglese, John Witthaker, si sposano senza aver prima fatto i conti con le loro differenti origini. Quando John condurrà Larita nella splendida ma freddissima tenuta di famiglia immersa nella campagna inglese per presentarla ai suoi familiari, comincerà lo scontro tra due mondi. In un'atmosfera di generale chiusura e diffidenza verso la "straniera", sarà la capofamiglia, nonché la suocera, come in ogni menage familiare che si rispetti, ad ergersi a paladina delle tradizioni e a dare filo da torcere ad una nuora troppo poco conforme alle aspettative. Giorno dopo giorno non faranno che emergere le incompatibilità tra l'altezzosa presunzione inglese e la sfacciata esuberanza americana, nonché tra la vita di campagna, fatta di letture, tennis, caccia alla volpe e la vita cittadina, fatta di motori, balli e mondanità. Larita verrà pian piano fuori come una donna allergica alla campagna, al tennis, ai tradizionali eventi locali, alla caccia alla volpe e alla fredda ospitalità della tenuta, riuscendo a conquistare solo la buffa e complice servitù e l'outsider della famiglia, il suocero, da tempo insofferente a quel mondo e desideroso di fuggirne. Con un accenno di musical, inquadrature argute (degna di nota quella della pallina da biliardo), ambientazione orgogliosamente decadente  e tanto disinvolto jazz, il regista Stephan Elliott (Priscilla, la regina del deserto - 1994, The Eye - 2000) è riuscito a fare un'opera originale, dal ritmo fluido e dai tempi comici pressoché perfetti. Curiosità: dal testo teatrale Easy Virtue, Alfred Hitchcock aveva tratto nel 1927 un film muto, intitolato appunto Virtù facile.

 

UN MATRIMONIO ALL'INGLESE (T.o. Easy Virtue). Regia: Stephan Elliott. Sceneggiatura: Stephan Elliott e Sheridan Jobbins, dall'opera teatrale di Noel Coward. Fotografia: Martin Kenzie. Montaggio: Sue Blainey. Scenografia: John Beard. Costumi: Charlotte Walter. Musica: Marcus De Vries. Produzione: Ealing Studios, Fragile Films, Endgame Entertainment, BBC Films. Distribuzione: Eagle Pictures. Interpreti: Jessica Biel, Colin Firth, Kristin Scott Thomas, Ben Barnes, Kimberley Nixon, Katherine Parkinson, Kris Marshall, Christian Brassington, Charlotte Riley, Jim McManus. Origine: Gran Bretagna. Anno: 2008. Durata: 95'. Sito: http://www.eaglespictures.com

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