Recensione The Captain, Robert Schwentke con un'incredibile storia vera

Cinema / Recensione - 01 August 2018 08:00

Appena uscito nelle sale statunitensi, con Max Hubacher nei panni di Willi Herold.

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

The Captain (Der Hauptman, il titolo originale) è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival. Robert Schwentke racconta l'incredibile storia di Willi Herold, criminale di guerra, noto come l'esecutore di Emslandlager, il campo di concentramento riservato ai soldati tedeschi disertori o colpevoli di vari reati.

Film The Captain

Il film ha una potente scena d'apertura con Herold (interpretato da Max Hubacher) che corre per salvarsi la vita. È inseguito da un divertito gruppo di soldati ubriachi. Scampato miracolosamente ai loro fucili, al ragazzo capita un bizzarro colpo di fortuna: trova l'uniforme e i documenti di un capitano. Da disertore, e ladruncolo a capitano, intoccabile tra gli intoccabili: Herold riesce a mettere insieme una banda di brutti ceffi sotto il segno di una missione top secret, quella di redigere un report sulla situazione nel fronte tedesco. L'indagine gli sarebbe stata commissionata da Hitler in persona. Giunto a Emslandlager, tra responsabili burocrati ligi ai protocolli e altri preoccupati di non deludere gli ordini del Führer, Herold organizza un vero e proprio massacro di prigionieri tedeschi.

The Captain procede lungo una escalation dell'orrore sorretta da sadiche, altre volte grottesche, sequenze di umorismo nero. Il film non lascia indifferenti, come se Schwentke avesse recuperato un messaggio nella bottiglia scritto durante la primavera del 1945: l'opera cattura l'opprimente clima di sospetto reciproco, il morale esasperato della popolazione saccheggiata e la depravazione di un esercito allo sbando. Il messaggio giunge a destinazione, vale a dire, fino ai giorni nostri. E suona come un allarmante monito, grazie al finale d'effetto.
Da spettatori rimaniamo disorientati: dall'Urlo di Munch alla Guernica di Picasso, l'impatto è lo stesso, alienante.

Da sottolineare l'ottima performance dell'intero cast, meritato valore aggiunto al film.

Willi Herold viene arrestato da milizie inglesi. Condannato per crimini di guerra dalla corte marziale, sarà giustiziato il 14 novembre del 1946 a Wolfenbüttel.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon