Recensione Senza lasciare traccia di Debra Granik
In sala dall'8 novembre, il film applaudito dalla critica.

Senza
lasciare traccia (Leave No Trace, il titolo originale) è il nuovo
film di Debra Granik, apprezzata regista di produzioni indipendenti,
nota in Italia per Un gelido inverno (2010) con una giovanissima
Jennifer Lawrence.
Insieme ad Anne Rosellini, sua collaboratrice
abituale, firma la trasposizione cinematografica di My Abandonment,
romanzo pubblicato nel 2009 di Peter Rock.
In Senza lasciare traccia ritroviamo le tematiche già affrontate in Un gelido inverno, l'adolescente socialmente emarginata, e quelle di Stray Dog, documentario realizzato nel 2014, in cui si raccontano le problematiche di un veterano di guerra affetto dal disturbo da stress post – traumatico.
Schede
L'applauso della critica
Parliamo di un film ben scritto, capace di guadagnarsi il tempo necessario per raccontare la storia senza annoiare il pubblico. Circostanza rara nell'ambito della critica statunitense, ha ottenuto la totale approvazione della stampa specializzata su Rotten Tomatoes con la seguente motivazione: “Senza lasciare traccia sceglie un brillante approccio rinunciando al clamore di una storia potenzialmente sensazionalistica”. Allo stesso tempo, l'interpretazione di Ben Foster e Thomasin McKenzie ne sublima il racconto.
Senza lasciare traccia, trama
Will
(Foster) è vedovo ed ex militare sopravvissuto alla guerra in Iraq.
Insieme alla figlia tredicenne Tom (McKenzie), vive in un parco di
Portland. I due protagonisti si nutrono della vegetazione
commestibile, raccolgono l'acqua piovana, si dedicano a colture
spartane, giocano a scacchi.
Dormono in una tenda, attenti all'abbaiare notturno di
cani poliziotto che si avvicinano pericolosamente. Anche nelle ore
diurne, stanno in guardia dagli operai impegnati nei lavori di
manutenzione della vasta area verde.
Nonostante
qualche difficoltà, è una vita infinitamente più perfetta rispetto
a una routine di complicazioni e ingerenze socialmente accettabili.
Padre e figlia si esercitano con simulazioni di fuga. Will ha
violenti incubi notturni. Tom soffre della fame tipica di un
adolescente in crescita.
Per arrotondare le entrate, Will vende, di
contrabbando, psicofarmaci ad ex colleghi. Con quei soldi,
periodicamente, si reca con Tom in città, per approvvigionarsi di scorte alimentari.
Tuttavia,
accade. Scoperti dalla polizia, vengono affidati ai servizi sociali.
È l'inizio di un iter drammatico.
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