Recensione film Avengers: Infinity War

Comics / Recensione - 25 April 2018 07:30

Marvel lancia il terzo capitolo degli Avengers con protagonista assoluto il malvagio Thanos che persegue il suo macabro

Scritto da Federico Ferrantini

Gli Avengers, una storia infinita

Avengers: Infinity War riunisce i personaggi comics più importanti del mondo Marvel facendo confluire il filone narrativo dei Guardiani della Galassia con quello dei Vendicatori, riprendendo lo stesso schema filmico dei precedenti capitoli targati Marvel Studios (leggi le interviste sulla saga in italiano e english) . Supportati da un’ottima miscela di umorismo ed effetti speciali, con il solito ed imperdibile cammeo di Stan Lee. Nel terzo capitolo della serie, l’antagonista degli Avengers, Thanos, diventa il protagonista assoluto. Un malvagio mellifluo che brama il potere per raggiungere quell’equilibrio che è andato perduto nell’Universo. Thanos era rimasto sullo sfondo in diversi capitoli dei film Marvel, sia relativi ai Guardiani della Galassia, sia agli Avengers, ora la follia del distruttore è stata liberata in tutta la sua spettacolarità in questo nuovo episodio della saga che viene presentato come la prima di due puntate conclusive.

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Un film dalle sequenze trascinanti per l’uso degli effetti speciali

Gli avvenimenti di Avengers: Infinity War sono temporalmente collocati successivamente ai fatti accaduti e proposti negli ultimi della Marvel Studios. Partendo da “Thor Ragnarok”, passando per “Doctor Strange” e “Captain America Civil War”, fino a “Black Panther”, sono tutti tra loro collegati, in un modo o nell’altro, a quest’ultimo episodio della saga. Un capitolo nel quale viene proposta una trama che si concentra principalmente nella presentazione dell’usurpatore, sviluppando una spietata resa dei conti tra Thanos ed i Vendicatori. Thanos viene presentato come il malvagio signore della guerra ed il più potente nemico degli Avengers che agisce sotto la spinta di motivazioni che riprendono problematiche sociali ed attuali, portate ad estreme conseguenze. La regia di Anthony e Joe Russo punta sulla spettacolarità degli effetti speciali elaborati in sequenze coreograficamente avvincenti, dinamiche ed a tratti apocalittiche, supportati da una trama lineare ed efficace nella sua semplicità: Thanos agisce spietatamente per un fine che a lui appare giusto ma che demolisce la libertà degli individui. Con una fotografia eccellente e graficamente costruita per la maggior parte delle scene realizzate. La sceneggiatura di Christopher Markus e Stephen McFeely si concentra sullo sviluppo dei caratteri dei personaggi, collocandoli abilmente nella narrazione e facendo emergere la loro ironia, diffondendo una buona dose di umorismo nella trama, divertendo lo spettatore. Con un cast eccelso che riesce a conferire ai personaggi la caratterizzazione che li contraddistingue: esilarante l’incontro tra Star Lord e Thor, come anche le gag tra Spiderman, Iron Man e Doctor Strange.

La Marvel rispetta il suo stile, creato da Stan Lee

Avengers: Infinity War si sviluppa per circa due ore e mezzo senza sovraccaricare lo spettatore, supportato invece da una grande dinamicità e brillantezza che lo intrattiene e lo diverte. Pur proponendo una vasta gamma di personaggi tratti dai fumetti, esprime una narrazione sequenziale, senza snaturare la storia con frammentazioni dovute al numero di protagonisti da inserire nella trama. Concedendo ad ogni personaggio un contesto definito ed efficace. Si tratta del primo capitolo di una storia divisa in due parti che raggiunge l’obiettivo di presentare con efficacia il più grande nemico nella lunga storia degli Avengers, con il secondo e conclusivo episodio che è previsto per maggio del 2019. Un primo film che rispetta lo stile supereroistico Marvel Comics, lanciato proprio da Stan Lee nei fumetti e proseguito al cinema.

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