Recensione film Shadowhunters Città di ossa, dal romanzo di Cassandra Clare al film con Lily Collins

Cinema / Recensione - 28 August 2013 07:00

Un mondo fantastico e nascosto in una New York gotica nella quale un’adolescente alla ricerca di cosa sia accaduto a sua madre scopre in realtà se stessa e la sua vera natura rimasta celata per tutti

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Shadowhunters - Città di ossa risponde al titolo originale di The Mortal Instruments - City of Bones, avventura fantasy che ed adattamento cinematografico dell\'omonimo romanzo della scrittrice Cassandra Clare. Dopo il successo ottenuto dal romanzo che ha venduto oltre venti milioni di copie ed è stato tradotto in più di trenta lingue, i protagonisti di questa storia passano dalle pagine del libro al grande schermo per la regia di Harald Zwart. Lo stesso regista è già impegnato nel successivo capitolo di quella che sembra essere annunciata come una vera e propria saga, con protagonista Lily Collins che veste i panni dell\'eroina, dopo i consensi di pubblico e critica ottenuti in Biancaneve. La trama vede la giovane Clary (Lily Collins) che vive la sua vita di adolescente nella Grande Mela, ignorando d\'essere una discendente di una setta di angeli denominati Shadowhunters. Lei comincia ad avvertire alcune cose sorprendenti attorno a sé. Alla scomparsa della madre Clary comincia assiduamente a frequentare un gruppo di Shadowhunters e scopre una New York diversa, scenario di una secolare battaglia tra il bene ed il male. Alla fine deve unirà le sue forze a quelle dei suoi nuovi amici per lottare contro i demoni che minacciano il mondo. Una narrazione che si sviluppa tra maghi, vampiri e licantropi, in un mondo nel quale la protagonista viene aiutata dai suoi compagni che sono alla ricerca di un antico segreto che potrebbe svelare casa sia realmente accaduto a sua madre. Lily Collins veste i panni di una guerriere moderna così come era apparsa nella rivisitazione della fiaba di Biancaneve, sullo sfondo di un mondo simile a quello descritto in Twilight, con personaggi fantastici ed amori impossibili. Una metafora adolescenziale sulle proprie capacità, della scoperta delle abilità personali che s\'ignorano di possedere fin quando si smette d\'aspettare e si comincia ad agire, il tutto da un\'azione e da effetti speciali che rendono l\'esperienza cinematografica coinvolgente e spettacolare. Un film destinato ad un pubblico adolescenziale ma che intrattiene piacevolmente anche i più attempati, dalle tematiche già viste e comunque ben condotte. Anche se a tratti sembra essere ad un campionario di mostri, riesce a mantenere uno stile efficace e divertente con adeguati colpi di scena. Un fantasy movie da vedere per tutti gli appassionati del genere Twilight.

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