Roberto Ciotti, se ne va un grande musicista in versione 'Unplugged'

Daily / News - 03 January 2014 10:41

Roberto Ciotti: il grande musicista jazz e blues si è spento dopo una malattia a Roma, all'età di 60 anni. Celebre per la colonna sonora di Marrakech Express di Salvadores e per le colla

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Roberto Ciotti, pioniere del blues italiano, si è spento a Roma all'età di 60 anni. E' stato uno dei musicisti di questa branca più rispettato dai colleghi, considerato uno dei più talentuosi della sua generazione. Aveva collaborato anche con Edoardo Bennato e Francesco De Gregori, mentre rimane celebre la sua composizione “No More Blue”, presente nella colonna sonora di Marrakech Express di Gabriele Salvadores. Una presenza importante nella musica italiana, che ora sentirà la sua mancanza.

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Ciotti era nato a Roma, quartiere Garbatella, nel 1953, e si era avvicinato giovanissimo al jazz e soprattutto al blues. Dal 1970 al 1972 suonà nel gruppo jazz romano “Blue Morning”, con Maurizio Gianmarco al sax tenore. Esperienza interessante che lo formò e gli fu utile per gli anni successivi. A partire dal 1972 inizia la sua attività di compositore e di cantante, partecipando a tutti i principali festival europei come Pistoia, Berlino, Lucerna, Montreaux e Schaffausen, acquisendo competenze eccellenti nel campo dell'esecuzione e della composizione.

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Articolo su Elvis Presley.

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Nel 1980 ebbe l'onore di aprire ai concerti italiani della leggenda Bob Marley, al Comunale diTorino e a San Siro a Milano. Nei primi anni ottanta collaborò con Ginger Baker, ex batterista dei Cream, partecipando a lunghe tournée in tutto il mondo, mentre nel 1989 ricevette il premio “Platea d'oro” per la sua “Blue Morning” colonna sonora del film Marrakech Express di Salvadores, che poi ricevette anche l'Oscar.

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Negli anni novanta si dedicò molto a comporre. Nel 1994 uscì il suo “King of Nothing”, colonna sonora de “Il tempo del ritorno”. Nel 2006 la sua autobiografia, intitolata “Unplugged”, vide la luce. Negli ultimi anni si era rammaricato di come il blues in Italia fosse ignorato quando non osteggiato, e di come preferisse andare a suonare in Africa o in Russia. Per il 2014 aveva un nuovo progetto, un album blues unito a ritmi africani, un’idea forse nata nell’ultimo che lo ha visto protagonista in Senegal.

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