Killers of the Flower Moon, gli aggiornamenti sul film con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro

Killers of the Flower Moon, la trama del film

Killers of the Flower Moon è il film drammatico in uscita. La trama si svolge nella contea di Osage, in Oklahoma, all'inizio degli anni ’20: gli abitanti hanno ottenuto i diritti sui profitti ricavati dai giacimenti, ma attendono ancora di ricevere il compenso. Gli Osage sono visti malamente, e viene escogitato un complotto piano per eliminare gli eredi, uno per uno, e con ogni mezzo possibile. Le vittime ufficiali sono venti, ma si sospetta che possano raggiungere il numero di alcune centinaia. Così l’FBI, diretta da un giovane J. Edgar Hoover inizia ad indagare sugli omicidi, processando e condannando l'allevatore William Hale (Robert De Niro): era lui la mente dietro il complotto, aiutato dai nipoti Ernest (Leonardo DiCaprio) e Bryan Burkhart (Scott Shepherd). A coadiuvare le indagini c’è l'ex Ranger del Texas Tom White (Jesse Plemons).

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Killers of the Flower Moon, il cast del film e le riprese

Il film uscirà in maniera simultanea - grazie alla Paramount Pictures - nelle sale cinematografiche di tutto il mondo alla fine di ottobre, dopo che si era ipotizzata un'uscita limitata. Seguirà una distribuzione in streaming su Apple Tv+.

Leonardo DiCaprio ha lavorato di recente al film Don't Look Up e C'era una volta... a Hollywood. Jesse Plemons ha recitato ne Il potere del cane - vincitore dell’Oscar come miglior regia nel 2022; Robert de Niro in Nonno questa volta è guerra. La regia è di Martin Scorsese, che ha diretto di recente The Irishman e la docu-series Fran Lebowitz: una vita a New York (leggi l’intervista).

Martin Scorsese

Leonardo DiCaprio

Robert De Niro

Killers of the Flower Moon, la critica e le recensioni del film

Il film è stato presentato al festival di Cannes, ricevendo recensioni positive. Per The Obsever, “si muove a un ritmo senza fretta, ma sa dove sta andando (…) è sinuoso e vecchio stile”. Per The Indipendent, “DiCaprio e De Niro sono brillanti, ma è Lily Gladstone, relativamente sconosciuta, ad essere davvero straordinaria”. Per The Hollywood Reporter, “ le tre ore sono pienamente giustificate in una tragedia crescente che non allenta mai la sua presa: uno sordido esempio di cancellazione storica con echi nell'aspro e divisivo gioco politico di oggi”. Per The New York Times, “è scioccante, a volte terribilmente doloroso, un mistero di vero crimine che nei suoi dettagli agghiaccianti può farlo sembrare più vicino a un film horror”.

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