Facebook: il social network che non passerà mai di moda

Daily / News - 26 November 2013 08:00

Gli iscritti ha Facebook superano ormai il miliardo di utenti in tutto il mondo. Ma qual è il segreto di cotanto successo? Perché Facebook più viene criticato e ammonito e pi&ugra

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Chi non ha ancora un accaunt su Fabebook? Tutti quelli che non sono ancora caduti nella ‘rete’ di questo potente social network  ideato dal genio di Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di Università Eduardo Saverin meriterebbe un premio per la ‘non omologazione’, visto che ormai gli iscritti superano il miliardo di utenti in tutto il mondo.

Ma qual è il segreo di cotanto successo? Perché Facebook più viene criticato e ammonito e più ha successo? Fino al 2012 le risposte convinceti erano ben poche. Fortunatamente ci hanno pensato i ricercatori Ashwini Nadkarni e Stefan G. Hofmann dell’ Università di Boston ha sviscerare e la questione arrivando così ad una teoria convincente: Facebook piace perché soddisfa il bisogno di appartenenza a qualcosa e quello di auto-rappresentazione. Chi si iscrive al social alimenta la sua necessità autostima e narcisismo, questi sono fondalmetalmete i due fattori motivanti che rendono Facebook appettibile nel mercato multimediale.

ReadWriteWeb, uno dei più popolari web blog statunitensi, ha analizzato minuziosamente il lavoro messo appunto dai ricercatori bostoniani pubblicando un interessante riassunto.  I focus di interesse presi in considerazione hanno riguardato gli aspetti demografici e psicologici. Per quanto riguarda il punto di vista demografico, Facebook deve ringraziare gli afroamericani e agli ispanici e solo in un secondo momento gli asiatici, secondo una curvatura distinta da quella di MySpace. Ma quello che più suscita interesse è da ricercare nella cyberpsicologia, la quale prende ad esame l’intrigata questione del rapporto tra narcisismo e Facebook. Secondo gli studiosi, Facebook è e sarà infallibile nel tempo perché funziona su meccanismi duali:

"I frequentatori abituali di Facebook possono mostrare un alto livello di estroversione, bassa autostima, alti livelli di nevrosi e di narcisismo, ma anche contemporaneamente alti livelli di autostima e senso di appartenenza."

Quindi soddisfa due tipi di personalità opposte tra loro: sia gli estroversi che i timidi sono attratti dal social network perché il successo, la visione di sé e la propria autoefficacia, la collezione quasi compulsiva di amicizie soddisfa le culture individualiste, mentre altre culture che puntano sulla collettività si sono integrate nel sito trovando vincente l’armonia di un gruppo di persone. I piccoli e grandi problemi esposti trovano una soluzione collettiva e l’interazione tra cerchie ristrette di amicizie, in cui anche l’autostima delle persone nella loro vita reale ha un miglioramento.

E’ qual  è il risultato? Un sito dove tutti vogliono essere protagonisti e soddisfano la necessità di essere visibili in una realtà che magari non da spazio. Hanno voglia di  partecipare e rendere pubblico ciò che accade nel momento in cui accade, scoprendo, post dopo post, una forma di alimentazione del proprio ego che serve sia ai narcisisti che a coloro che hanno una visone più sociale del mondo che li circonda. 

© Riproduzione riservata


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