Cannibale, Fandango Libri pubblica i fumetti di Andrea Pazienza

Comics / News - 19 May 2014 16:00

Al prezzo di copertina di ventiquattro euro è da quest'anno reperibile in fumetteria un prodotto artistico edito dalla Fandango Libri che riunisce i fumetti realizzati fra il 1976 ed il 1981 da

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Cannibale. S'intitola “Cannibale” il libro a fumetti con cui la Fandango Libri omaggia la memoria del talentuosissimo Andrea Pazienza, raccogliendo le storie realizzate dall'artista fra il 1976 ed il 1981 in centosessanta pagine di emozioni ad un prezzo di copertina di ventiquattro euro. Un prodotto artistico datato 2014 capace di restituire intatto il fascino dei comics del fumettista e pittore nativo di San Benedetto del Tronto a quasi sedici anni dalla sua prematura e tragica scomparsa.

Dalla rivista del 1977. “Cannibale” riunisce storie che hanno una lunghezza superiore alle tre tavole e che, per la maggior parte, sono state concretizzate dal Pazienza per la rivista omonima, nata nel 1977 da un'idea del romano Stefano Tamburini e dalla collaborazione con Massimo Mattioli. “Cannibale” era una pubblicazione underground durata due anni (fino al giugno 1979), di taglio politico e satirico. Traeva il nome dalla rivista del 1920 di Francis Picabia e venne stampata e distribuita in circuiti alternativi e tramite vendita militante on the road.

Articolo su antenati e primordi del fumetto

Fuoriclasse del fumetto. Andrea Pazienza, talentuosissimo autore deceduto a soli trentadue anni,  è universalmente reputato quale fuoriclasse del fumetto; si tratta di un personaggio cult, ma pure assai più pop di quanto la sua produzione potrebbe condurre a pensare. Le storie raccolte nel testo “Cannibale” videro la luce ai tempi in cui ancora Pazienza non usava stupefacenti e ce lo fanno scoprire felicemente incarnato nelle sue creature Zanardi e Pentothal.

Zanardi il duro. Zanardi, grazie anche allo sguardo glaciale ed al naso adunco, impersona con durezza un senso di vuoto che costituisce una sfida completa ed irreversibile nei confronti del sistema vigente. È un liceale che vive in vignette violente e pulsanti, interpretando in maniera dissacrante, con cinismo e disincanto, gli impulsi più celati di un'epoca. Insieme ai suoi compagni Petrilli e Colas, si rende protagonista di vicende malvagie, ove la cattiveria genera fascino nella propria ordinarietà.

Pentothal, alter ego di Pazienza. Ma Andrea Pazienza aveva un altro personaggio chiave: Pentothal, suo alter ego  che comunica ai lettori astrazioni, destino, genio, pazzia, angoscia e miseria di un'intera generazione. Le pagine dedicate a simile creatura costituiscono un tripudio di dialetto, sgrammaticatura, figure retoriche. La grafica denota un tratto felicemente anarchico, mentre le parole paiono tese a scardinare il significato del disegno. In uno stile misto, gli opposti più divergenti sembrano cozzare fra loro per poi misteriosamente accordarsi.

Articolo su Tarzan

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