Ad Astra, gli effetti speciali realistici del film con Brad Pitt e Liv Tyler

Cinema / News - 22 September 2019 08:00

Ad Astra ha avuto consulenti della NASA per realizzare gli effetti speciali.

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Ad Astra è il film di fantascienza in uscita il 26 settembre 2019. Diretto da James Gray con interpreti Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Liv Tyler, Ruth Negga, Donald Sutherland, vede il protagonista Roy McBride (Pitt) nel ruolo di un astronauta che viaggia fino al limite del sistema solare per trovare suo padre, che è disperso da tempo.


Film Ad Astra

Il lavoro di accuratezza del regista Gray - che ha lavorato a Civiltà perduta e C'era una volta a New York - si è esplicitato nella documentazione precisa sugli effetti speciali che potevano rendere credibile la messa in scena.   

Ad Astra e gli effetti speciali coadiuvati dalla NASA

Così il supervisore degli effetti Allen Maris insieme al regista si è rivolto alla NASA, ad altre agenzie spaziali per rendere realistici i movimenti. L'astronauta Garrett Reisman - che prese parte alle due missioni dello shuttle nel 2008 e nel 2010 - ha anche affiancato Gray durante la scrittura del copione, oltre a presenziare ad alcuni momenti delle riprese. L'ingegnere aerospaziale Robert Yowell ha prestato la sua consulenza soprattutto in merito alle leggi fisiche e scientifiche, rispondendo a domande come quella se sia possibile sparare con un'arma da fuoco sulla Luna: “La risposta è sì - dice Yowell - una pistola normale funziona nello spazio; un proiettile ha il proprio ossidante”.


Un episodio curioso è avvenuto durante la pre-produzione, perché il regista Gray ha organizzato una "cena con astronauti, con esperti della NASA, JPL e SpaceX: “È servito come scambio di idee e di ipotesi sul presente e sul passato. A volte bisogna guardare indietro per poter guardare avanti”.


La fotografia del film di fantascienza Ad Astra

A questa meticolosità sugli effetti speciali si è unito un lavoro certosino per quanto riguarda la fotografia, con il direttore Hoyte van Hoytema (Interstellar) che ha lavorato al suo secondo film ambientato nello spazio. L’obbiettivo del regista Gray era trovare gli effetti per mostrare l'assenza di gravità e le tecniche di ripresa su set orizzontali e verticali.

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