Venezia 2011, 4 giorno tra Shame con Michael Fassbender e il giudaismo di Salomè

Cinema / News - 05 September 2011 09:25

Film in concorso che spaziano dall\'allusione alla cronaca all\'intimismo

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In concorso, è stata la volta dell’italiano Terraferma di Emanuele Crialese, con Filippo Pucillo, Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello, Claudio Santamaria. Due donne si scontrano: una è l’isolana e l’altra straniera. Hanno però uno sogno in comune, ossia il futuro diverso per i loro figli, la loro terraferma. Tra speranze per il futuro e tradizioni ferme nel tempo, la famiglia Pucillo deve evolvere: Ernesto ha 70 anni, non vorrebbe rottamare il suo peschereccio.

Il nipote Filippo – 20enne – orfano di padre è in bilico tra il conservatorismo del nonno Ernesto e l’adeguamento dello zio Nino che ha smesso di pescare pesci per catturare turisti. La madre Giulietta è ormai estranea all’isola: solo andandosene ci si salverà. L’arrivo degli immigrati sconvolge la loro vita. Un film che segna la giusta commistione tra realismo di Verga e l’attualità.

Nell’inglese Shame di Steve McQueen  con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge, Nicole Beharie scopriamo un 30enne newyorkese incapace di gestire la propria sessualità. La sorellina ribelle si stabilisce nel suo appartamento e lui deraglia il proprio mondo. Un film che cerca di indagare il rapporto tra socialità e vita privata.

Nel film Wilde Salomè di Al Pacino – fuori concorso – la vita personale del regista si trasfonde in immagini. Lui è se stesso e il re Erode, nella piece teatrale Wilde Salomè  tratta da Oscar Wilde che lo ha condotto in giro per il mondo, a Londra Parigi, Dublino, New York, Los Angeles. Fino al proprio camerino, con le complessità  della vita dello scrittore. Tra i protagonisti c’è Merlin Holland, nipote di Oscar Wilde.

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