Opera: nuovo sciopero domani, è minaccia liquidazione per il teatro

Opera, il sovrintendente Carlo Fuortes ha chiesto il rimborso di 63 mila euro di danni a causa dello sciopero dello scorso 14 luglio per la prima della Bohème. Il rischio è quello di met

Opera, la situazione è nera, il rischio è quello della liquidazione. Il sovrintendente Carlo Fuortes ha chiesto ai sindacati di rimborsare 63 mila euro persi a causa dello sciopero durante la prima della Bohème. Intanto il sindaco Ignazio Marino lancia un ultimatum.

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La Bohème a Caracalla era andata in scenza "La Bohème" senza l'orchestra dell'Opera e gli spettatori ne sono rimasti molto delusi.

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Sciopero. La contestazione arrivava da parte dei sindacati (FCL-CGIL e FIALS-CISAL) che rappresentano il 40% dei lavoratori del teatro dell'Opera. Erano giorni che arrivavano minacce di sciopero contro i tagli del personale, più di 120 persone a rischio.

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Danni. A causa dello sciopero, il sovrintendente Carlo Fuertes ha chiesto ai sindacati 63 mila euro di danni.

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Liquidazione. Il 29 ci sarà una riunione del Cda con i soci Mibact, Regione e Comune per discutere sulla possibilità di mettere in liquidazione l'Opera, così come previsto dalla legge Brai qualora non si dovessere realizzare le misure contestate dai sindacati

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Ignazio Marino. Intanto dal sindaco non arrivano parole positive per quanto riguarda il futuro dell'Opera, affermando che è l'ostinazione dei sindacati a penalizzare il futuro del Teatro e che se non si arriva a un accordo, l'unica strada è la liquidazione.

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Sindacati. Da parte dei sindacati arrivano dichiarazioni ben precise per quanto sta accadendo all'Opera e nei confronti del sovrintendente che definiscono provocatorio e antisindacalista. Intanto confermano lo sciopero di domani.