Giuliano Gemma: il Magg Matis del Deserto dei Tartari è deceduto ieri sera

Giuliano Gemma, attore romano apprezzato dal pubblico e dalla critica per aver dato vita ha importanti personaggi di cinema d\'autore, da Luchino Visconti a Valerio Zurlino, è morto ieri 1° ottobre all\'età di 75 anni, a causa di un grave incidente stradale avvenuto a Cerveteri, nelle vicinanze di Roma. L\'attore, dopo essere partito da casa sua per recarsi a Civitavecchia da alcuni amici, si è schiantato frontalmente a velocità sostenuta con la sua Toyota Yaris contro una BMW di grossa cilindrata. Trasportato all\'ospedale di Civitavecchia, alle 21 circa in arresto cardiaco ed è deceduto poco dopo. Il trampolino di lancio verso il grande cinema per Gerra arriva con il kolossal \"Ben-Hur\": il regista William Wyler lo sceglie per il ruolo di un centurione. Poco tempo dopo Duccio Tessari lo sceglie per interpretare come protagonista Krios in \"Arrivano i titani\", pellicola che ha avuto fortunata anche all\'estero.

Seguono per l\'attore parti in altri film di grande rilevanza, come il \"Gattopardo\" di Luchino Visconti, \"Angelica\" e \"Angelica alla corte del re\". Cambia genere passando al genere spaghetti western che lo consacra divo e che sbancano al botteghino, tra questi \"Una pistola per Ringo\", \"Il ritorno di Ringo\", \"Adiós gringo\" e \"I giorni dell\'ira\".

Giualinao Gemma è un artista eclettico che ama cambiare faccia e dare volto a personaggi diversi l\'uno d\'allatro. Si dedica così a film più impegnati come \"Il deserto dei Tartari\" di Valerio Zurlini, una delle sue prove più apprezzate, come anche \"Il prefetto di ferro\" di Pasquale Squitieri, assieme alla significativa parte in \"Un uomo in ginocchio\" di Damiano Damiani del 1979, film che lo riproporrà per ruoli drammatici. Nella sua eccellente e lunga carrierea ha interpretato oltre cento film, raccogliendo premi di prestigio tra cui il premio al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary come miglior attore, il David di Donatello, il Globo d\'oro, il Nastro d\'argento e per ben tre volte il Premio De Sica.