Scusate se esisto recensione film, Raoul Bova e Paola Cortellesi in un amore anti-convenzionale

Cinema / Recensione - 20 November 2014 13:00

Scusate se esisto, Raoul Bova e Paola Cortellesi ritornano in coppia in una commedia diretta da Riccardo Milani, la storia di come due persone per necessità debbano fingere di essere chi non so

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Scusate se esisto film diretto da Riccardo Milani, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, una produzione Italian International Film, con Rai Cinema.

Scusate se esisto trama, è difficile esser donna. Serena Bruno è un architetto di grande talento, che gira per il mondo conseguendo master e lavorando per importanti aziende. Un giorno però prende una decisione sorprendente: tornare in Italia. Una volta giunta nel “Bel Paese” Serena si ritrova a fare i conti con la necessità di fare lavori che poco c’entrano con la sua professione. Un giorno, alla ricerca dell’ennesima occupazione, porta il proprio curriculum vitae ad un ristorante, dove incontrerà il proprietario Francesco, bello e affascinante. I due iniziano a frequentarsi, lui rappresenta il compagno ideale, se non fosse che non gli piacciono le donne. Tra i due si crea comunque un forte legame, e Serena si trasferisce da lui. Nel frattempo, nella costante ricerca di un lavoro, si ritrova a proporre un progetto di riqualifica di un enorme palazzo-quartiere nella periferia di Roma. Nel momento decisivo prende però la folle decisione di farsi passare per un uomo, in modo da avere più chance di assunzione: Francesco si ritrova così a dover recitare la parte di un architetto di fama internazionale: Bruno Serena. Ma anche Serena dovrà fare qualcosa per Francesco, spaventato dal dover fare outing con il figlio di sette anni.

Scusate se esisto recensione. Scoppiettante ritorno sul grande schermo per la coppia che tanto aveva divertito nel 2011 con “Nessuno mi può giudicare”: Raoul Bova e Paola Cortellesi. La nuova pellicola di Riccardo Milani è una commedia dall’alto tasso di allegria e umorismo, ma che non tralascia importanti temi sociali. La storia ruota attorno alla sempre più crescente necessità dei lavoratori italiani di dover fingersi qualcun altro per esigenze professionali, e così Serena si finge uomo per ottenere un lavoro. Una denuncia a una società che non riesce a prendere le distanze dal maschilismo, soprattutto in campo lavorativo; il capo di Serena interpreta lo stereotipo dell’uomo completamente dipendente da una donna, ma che non mostra un minimo di riconoscenza nei confronti della sua segretaria, interpretata da Lunetta Savino. Partendo da questo tema Milani riflette sulla tendenza umana a nascondersi, a non essere sempre se stessi, così come Serena, anche Francesco ha paura di perdere lo status di buon padre confessando al figlio la propria omosessualità. Il regista inoltre sofferma lo sguardo sullo spaventoso e imponente edificio di Corviale, periferia di Roma, un palazzo enorme lungo un chilometro che deve essere riqualificato (e fortunatamente anche nella realtà c’è un progetto per renderlo un posto più vivibile); il suo pensiero si esprime attraverso le parole della Cortellesi, che verso la fine del film ricorda al proprio capo come gli il lavoro degli architetti serva per migliorare la vita delle persone, per dare loro un posto dove trascorrere la propria vita dignitosamente. Pur evidenziando tutti questi problemi che affliggono l’Italia, “Scusate se esisto” rimane un film pieno di speranza, che si sofferma anche sul sacrificio e sulla volontà delle persone per renderlo un posto migliore. È una costante nel cinema di Milani parlare di persone che non sono pienamente artefici della propria vita, anche se come afferma: “Questa volta credo ci sia un elemento in più. Ed è la voglia di raccontare e credere in quello che di bello e importante c’è nel mio Paese. Non ho mai condiviso l’irresistibile piacere di considerarci sempre peggio degli altri”.

Scusate se esisto cast. Paola Cortellesi (Sotto una buona stella, Un boss in salotto) è Serena Bruno, Raoul Bova (Indovina chi viene a Natale?, Fratelli unici) impersona il bello e evidentemente impossibile Francesco. Corrado Fortuna (Il capitale umano) interpreta Pietro, collega con cui Serena ha una tresca, mentre Marco Bocci (C’è chi dice no) è Nicola, ragazzo di Francesco. Da notare anche la presenza di Lunetta Savino (Bar sport) nei panni della segretaria del capo di Serena.

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