Firenze e gli Uffizi in 3D/4K al cinema, Lorenzo il Magnifico e l'inedita bellezza di una città immortale

Cinema / Recensione - 04 November 2015 15:43

Firenze e gli Uffizi in 3D/4K, Sky 3D in collaborazione con Sky Arte, Magnitudo Film e Nexo Digital: un'affascinante esperienza visiva senza eguali nel cuore di Firenze e del Rinascimento, quando l'ar

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Firenze e gli Uffizi in 3D/4K al cinema dal 3 al 5 novembre. E' un viaggio esclusivo grazie alla possibilità offerta dalla tecnologia in 3D di comprendere queste opere, tra le più belle del mondo, che prendono letteralmente vita. L'effetto è totalmente immersivo con lo spettatore accompagnato da una guida d'eccezione: Lorenzo il Magnifico (interpretato dall'attore londinese Simon Merrells), tra le personalità più luminose del Rinascimento, ricordato negli aneddoti dei suoi contemporanei.

Lorenzo il Magnifico, il respiro dell'immortalità. Vissuto nella seconda metà del 500, Lorenzo il Magnifico muore a 43 anni lasciando una traccia indelibile nella memoria culturale. Da una sorta di limbo immaginario, ci guiderà alla scoperta dei capolavori lungo i ricordi terreni: la morte del fratello durante un'imboscata sulla via di Firenze, il vuoto dell'amore perduto colmato con la passione per l'arte e il rimorso per una circostanza sottovalutata. Il potere genera invidia, l'amore è concesso a pochi fortunati.

In un'epoca straordinaria dove l'arte plasma Firenze e viceversa, Lorenzo il Magnifico ci rivela come parole colori e marmi crearono una bellezza che meritava il respiro dell'eternità: alla fine del viaggio, è lieto di essersi sentito per un'ultima volta “vivo come l'arte che ha reso questa città immortale”.

Tra le opere di indescrivibile bellezza che possiamo ammirare da una prospettiva sorprendevole e unica, ricordiamo:

Santa Maria del Fiore. La maestosa cattedrale con la cupola del Brunelleschi che rimane, ad oggi, la più grande e sorprendente in muratura. Goethe ne parla come “una delle più alte espressioni musicali congelate nella storia”.

Galleria degli Uffizi. E' la collezione di arte più sorprendente del mondo; ritenuto difficile e rischioso, il progetto iniziale è affidato al Vasari. Il celebre museo viene alla luce “in sul fiume e quasi in aria” in tutta la propria magnificenza lirica nel perfetto connubio di antico e moderno.

Annunciazione di Leonardo da Vinci. Con l'Arcangelo Gabriele e della Beata Vergine Maria in primo piano, scopriamo in che modo, in realtà, sono la montagna e la natura sullo sfondo, i veri protagonisti del dipinto. Il capolavoro restituisce la narrazione di San Bernardo nelle Lodi alla Vergine Madre, in cui tutto il creato partecipa al miracolo dell'incarnazione divina: “In verità, in quel giorno i monti hanno stillato dolcezza, e i colli fecero scorrere latte e miele quando dall’alto dei cieli stillava la rugiada e le nubi piovevano il giusto e la terra si apriva, germogliando con letizia il Salvatore; quando, manifestando il Signore la sua benignità, e dando la nostra terra il suo frutto, su quel monte eccelso, pingue e ferace, la misericordia e la verità si incontrarono, la giustizia e la pace si baciarono”.

La Stanza del Botticelli ospita anche due capolavori assoluti del Rinascimento: La Primavera - caratterizzata tra l'altro dal stupefacente “dettaglio” dei circa 500 tipi di fiori dipinti che attestano la conoscenza botanica dell'artista - la cui fascinazione ipnotica attraversa indenne i secoli; e La Nascita di Venere con la rappresentazione della humanitas di una Venere celeste tra le acque battesimali: un simbolo universale di bellezza spirituale e nobiltà d'animo, a suggello della rinascita della città all'insegna della pace sancita da papa Sisto IV e Lorenzo il Magnifico.

Scudo con testa di Medusa. Caravaggio la ritrae nell'ultimo anelito di vita creando l'opera più sconcertante della storia.

Il David di Michelangelo. Caparbio e geniale, Michelangelo accettò la sfida quando altri artisti, prima di lui, fallirono nell'impresa. Scolpì questo gioiello unico al mondo: un giovane e forte pastore che si prepara allo scontro con Golia. La tensione del corpo si riflette nella fierazza dello sguardo ed è un momento di eccezionale impatto emotivo: nessuno ha la possibilità di guardare il David negli occhi.
Alto 4 metri e 10 è il simbolo eterno di Firenze eroica.

I numeri. Sono 10 aree museali per 150 opere da Ponte Vecchio alla Galleria degli Uffizi, lungo il Museo del Bargello, la Galleria dell'Accademia, Palazzo Medici, Santa Maria del Fiore in Piazza della Signoria. Intervengono Antonio Natali, ex direttore Galleria degli Uffizi (2006- 2015), Marco Ciatti, Soprintendente Opificio delle Pietre Dure, centro d'eccellenza internazionale nell'ambito del restauro, e Arturo Galansino, neo direttore di Palazzo Strozzi.

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