Virginia, recensione videogame per PS4 e Xbox One: il Thriller in prima persona

Games / News - 29 September 2016 14:00

Virginia è una produzione indipendente, basata interamente sulla componente visiva e musicale. Il gioco è un'avventura thriller in prima persona, una piccola perla silenziosa nel panoram

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Virginia è un videogioco indipendente, nato dalla mente di Jonathan Burroughs e Terry Kenny di Variable State, che hanno partorito un’opera intrigante e misteriosa, basata interamente su una trama a sfondo thriller e dipinta da un particolare stile visivo. La caratteristica cardine, insieme all’intreccio narrativo, risiede nella totale assenza di dialoghi, per una produzione dai connotati estetici e musicali, un piccolo capolavoro silenzioso nell’affollato e rumoroso mondo videoludico. Gli sviluppatori si sono basati su produzioni cinematografiche e serie tv degli anni Novanta, come l’indimenticabile Twin Peaks e X-Files, con grande attenzione a tecniche di montaggio in ambito cinematografico. La struttura narrativa si muove così lungo linee nuove e inesplorate, un thriller interattivo che unisce il quotidiano con l’assurdo, un viaggio intimo dalla durata di una settimana.

La trama di Virginia prende inizio dagli ultimi giorni dell’estate del 1992, dove la scomparsa di un ragazzo della cittadina di Kingdom, nello stato della Virginia, richiama l’attenzione dell’FBI, incaricata di investigare sullo strano e misterioso avvenimento. La ricerca del giovane Lucas Fairfax sarà il nostro primo incarico, nei panni di Anne, un’agente appena diplomatasi all’accademia, con al proprio fianco l’appoggio e l’aiuto dell’esperta collega Maria Halperin. Lo svolgimento dell’avventura si intreccia di rapporti esterni e con la propria partner, in un percorso fatto di eventi soprannaturali e dai forti toni etici e morali. Il discernimento di situazioni e valutazioni avviene attraverso la deduzione di segni visivi e musicali, nella particolare struttura priva di dialoghi del titolo, che si carica di immagini e riferimenti utili nel distinguere reale e immaginario.

Il gameplay di Virginia ricalca quello delle avventure in prima persona, con un percorso lineare che ci conduce in scenari e situazioni decise dagli sviluppatori. Le possibilità di scelta, a differenza di produzioni maggiori quali Heavy Rain o i giochi Telltale, sono estremamente ridotte e l’interazione con l’ambiente si sintetizza nella lettura e raccolta di giornali, utili a rivelare alcuni retroscena della trama, oltre ad aprire porte ed interagire con i personaggi. L’impegno del team di sviluppo è stato interamente basato nel ricreare differenti posti e luoghi in maniera cinematografica, con frequenti cambi di prospettiva e tagli di scena. La durata dell’avventura, che si attesta all’incirca sulle tre ore, regala pochi spunti ludici, per spostare interamente l’attenzione sulla componente narrativa ed emozionale, uno sviluppo visivo e sonoro che ricalca da vicino le pellicole cinematografiche.

La grafica di Virginia è un disegno semplice ed essenziale, che lega la delicatezza delle scene con un comparto sonoro eccellente. Il lavoro nella riproduzione estetica si esprime in colori pastello e contorni squadrati, fatti di linee stilizzate e un’espressività ridotta al minimo. Il dipinto bambinesco ed essenziale si unisce ad una colonna sonora d’eccezione, realizzata dall'Orchestra Filarmonica di Praga, che rappresenta un tassello fondamentale nell’esperienza di gioco, capace di indirizzare il giocatore negli eventi narrativi.

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