Vi presento Toni Erdmann, 'il desiderio di essere visti come siamo': intervista all'attore del film Trystan Pütter

Cinema / News - 20 March 2017 07:30

Mauxa ha intervistato Trystan Pütter, attore del film candidato all'Oscar "Vi presento Toni Erdmann".

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Vi presento Toni Erdmann è il film di Maren Ade con Peter Simonischek, Sandra Hüller, Michael Wittenborn, Thomas Loibl e Trystan Pütter.

La storia è quella di un uomo anziano, Winfried Conradi cui piace burlare le persone. Non vede spesso sua figlia Ines,e per farle una sorpresa la va a trovare dopo la morte dell’anziano cane. Ma Ines è intransigente, esperta di strategie aziendali a Bucarest e non avvezza all’ironia. Winfried la infastidisce con scherzi di dubbio gusto, beffa le sue lunghe riunioni, i viaggi, i pernottamenti in alberghi. Winfried così finge di tornare in Germania, e si ripresenta come Toni Erdmann, con parrucca e denti finti, dicendo di essere il coach dell’amministratore delegato di Ines.

Il film è stato candidato all’Oscar come miglior film straniero. Mauxa ha intervistato l’ateo Trystan Pütter.

D. Ci puoi raccontare il tuo ruolo in "Toni Erdmann”?

Trystan Pütter. Lavorare su Toni Erdmann è stata una delle più grandi esperienze artistiche che ho avuto nella mia carriera. Io interpreto il ruolo di Tim, collega della protagonista Ines. Per prepararmi al ruolo ho avuto modo di conoscere il mondo della consulenza aziendale, e ho cercato di formare un personaggio complesso, autentico fuori delle mie esperienze. Per questo ho dovuto parlare con diversi esperti. A ciò ha aiutato la regista Maren Ade, che ritengo sia uno degli artisti più interessanti del nostro tempo: ed è stato puro piacere lavorare con lei.

D. Come è stato lavorare con Sandra Hüller, che interpreta Ines?

T. P. Sandra Hüller è la più sorprendente attrice che abbia conosciuto. Recitare accanto a lei è entusiasmante, penso che chiunque abbia recitato con lei possa affermare lo stesso. Poi Peter Simonischek, che ha il ruolo di Toni Erdmann è un grande comico e attore, con una lunga carriera. C’è solo da imparare da lui.

D. Il film è stato candidato all'Oscar. Quale pensi sia il motivo del successo?

T. P. Toni Erdmann racconta una storia sul mutismo tra le generazioni, nonché il desiderio di essere visti come ciò che siamo, in una società come la nostra in rapida e continua evoluzione. Questo è un aspetto che tutti possono comprendere della storia, anche in maniera davvero divertente: penso che sia questo il motivo di così tanto successo.

D. Hai lavorato anche alla serie tv "Ku'damm 56”, ambientata nella Berlino del 1956, con una madre che apre una scuola di danza e ha l’obbiettivo di far sposare le figlie. Come è stata l’esperienza?

T. P. “Ku'damm 56” è stata una storia molto diversa. Ho avuto modo di imparare a ballare e suonare il basso: è stato divertente. Non faccio una grande differenza tra tv e film. Scelgo il progetto cui lavorare in base al cast e alla storia.

D. Com’è la situazione dell’audiovisivo in Germania in questo momento, dal cinema alla tv?

T. P. La Germania si sta evolvendo in questo senso. Se si usano gli Stati Uniti come modello di creatività e ispirazione, il fervore aumenta. Ci sono molti progetti giovani in fase di sviluppo, sempre più interessanti.

D. Qual è il tuo prossimo progetto?

T. P. Sto iniziando a girare la prossima stagione di “Ku'damm 56”, dove interpreto uno dei ruoli principali, ovvero Freddy Donath.

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