Moda Cenerentola, le donne sognano il principe azzurro ma gli uomini la colf

Daily / News - 18 August 2014 14:00

La moda Cenerentola, che s'ispira ad un modello muliebre angelico e dimesso, tutto dolcezza e sacrificio, rimane intramontabile nonostante l'avanzare dei secoli. Eppure è una moda stracciona, s

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Moda Cenerentola. In effetti bisognerebbe fare causa alla Disney per l'intramontabilità della moda Cenerentola. In fondo è anche colpa della magnifica casa di distribuzione cinematografica ed in primis del mitico imprenditore Walt se molte donne, ancora oggi, continuano imperterrite a sognare il principe azzurro! Nasci femmina e t'imbambolano da piccina con tutte quelle deliziose menate di teneri uccellini e simpatici topetti. Poi cresci e, se provi ad avanzare qualche pretesa (o ritenuta tale) ti rispondono con sconcerto: “E che vuoi?! La carrozza!?!”

Cenerentola film. Ebbene sì, io voglio la carrozza come nel film di Cenerentola. Vi dirò di più: voglio tutto. Tutto quello che di bello c'è nel lungometraggio: pennuti che cantino per me e mi aiutino a rifare i letti, ratti che mi rallegrino e mi cuciano i vestiti, il fido cane Tobia al fianco e persino il gatto Lucifero, perché è malefico, ma mi fa ridere... Ovviamente voglio anche l'abito per il ballo fatto di sei metri di velo colore del cielo! Il che equivarrebbe ad una salatissima creazione d'haute couture che con ogni probabilità non potrò mai permettermi nella vita. È l'unico pezzo d'abbigliamento degno della moda Cenerentola, a parte le scarpette di cristallo. Gli altri sono stracci.

Principe azzurro. Mi ci vorrebbe la MasterCard del principe azzurro per agguantare il preziosissimo abito (di fate madrine - ahimè - non vedo traccia; sono rarissime nelle esistenze femminili perché purtroppo tante donne prediligono la competizione alla solidarietà di genere!). Ma finché resto accanto al focolare domestico, angelica e dimessa, tutta dolcezza e sacrificio, non vedrò un soldo bucato. Meglio andare a fare la colf a pagamento da qualche parte! Almeno mi pagano i contributi e la moda Cenerentola la rivoluziono a modo mio.

Cenerentola 2. Sì, perché il film Disney ed ancor prima la celeberrima fiaba della tradizione terminano con il classico happy end “e vissero felici e contenti”, tacendo non a caso sul seguito della storia, potremmo dire sul “Cenerentola 2”. Affacciandoci su simile futuristico scenario ci si aprono visioni impreviste. Infatti la dura realtà insegna come gli uomini non anelino all'antitesi di quel che vogliono le donne, ossia ad una principessa rosa, tutta da coltivare con cura e da coccolare, ricoprendola d'abiti moda Cenerentola sontuosi, magici, scintillanti.

Colf e badanti. I maschi sognano colf e badanti. La mamma amorevole che accolga ogni loro capriccio. La cuoca che intavoli per loro manicaretti degni di Gordon Ramsay. La sguattera servizievole il cui capo abbigliamento più trendy sia il grembiule (sporco di cenere ovviamente, in autentico stile moda Cenerentola). La virtuosa fanciulla, dopo essere convolata a nozze, scopre che, malgrado principessa, deve mandare avanti da sola non più la casa di matrigna e sorellastre, bensì un intero castello! E ad aiutarla non c'è nemmeno un gigante pulitore alla Mastrolindo o il Mago Merlino de “La spada nella roccia” che può lavare le stoviglie in un blitz di magia.

Favola moda Cenerentola. Di fronte a tanta sfiga Cenerentola capisce che la sua è una favola moda bluff: a furia di spazzare e ramazzare, non ha certo il tempo di godersi l'esistenza e d'indossare gli splendidi abiti che la sua condizione merita. Allora cambia fiaba e se ne va dal Mago di Oz, sorta di strizzacervelli che le regala una certezza: per realizzarsi deve divenire regina, non di un regno qualsiasi, ma della propria vita. E poi la storia continua... In nome di una moda Cenerentola da reinventare con coraggio.

© Riproduzione riservata


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