Mission Impossible 6, il sesto capitolo della saga con Tom Cruise in arrivo nel 2018

Cinema / Thriller / News - 19 November 2016 08:00

A più di vent'anni di distanza dall'esordio, Ethan Hunt e la sua squadra si confermano come personaggi ancora in grado di attirare il pubblico e di giustificare la loro esistenza con ottimi ris

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Dopo un periodo di incertezza, la Paramount Pictures ha confermato che “Mission; Impossible 6”, sesto capitolo della fortunata saga cinematografica con protagonista Tom Cruise, uscirà al cinema il 27 luglio del 2018. La star aveva dato la sua disponibilità già nell’estate del 2015, alla vigilia del debutto di “Mission: Impossible – Rogue Nation”, e la Paramount non ha tardato ad appoggiarlo, soprattutto dopo che “Rogue Nation” ha debuttato al botteghino con un incasso globale di 121 milioni di dollari. Lo scorso settembre, Tom Cruise ha firmato il contratto per il sesto film.


“Mission: Impossible – Rogue Nation” ha incassato 195 milioni di dollari negli Stati Uniti, e 682 milioni sui mercati esteri. La saga è attualmente il diciottesimo franchise più di successo di tutti i tempi; finora, grazie ai suoi cinque capitoli, ha incassato in tutto 2,8 miliardi di dollari. Ogni “Mission: Impossible” ha visto nella cabina di regia un autore diverso, cominciando con Brian De Palma, passando per John Woo, J.J. Abrams e Brad Bird, per arrivare a Christopher McQuarrie; quest’ultimo è stato confermato anche per “Mission: Impossible 6”. In “Mission: Impossible — Rogue Nation” abbiamo ritrovato, oltre a Tom Cruise, Ving Rhames, Jeremy Renner e Simon Pegg, e abbiamo conosciuto un nuovo personaggio, Ilsa Faust, interpretato da Rebecca Ferguson; è molto probabile che in “Mission: Impossible 6” ritroveremo questa formazione al completo.

Il franchise di “Mission Impossible” affonda le sue radici nella serie televisiva omonima creata da Bruce Geller, andata in onda dal 1966 al 1973. Erano gli anni dell’ascesa di James Bond, e di lì a poco pellicole come “La Conversazione “ di Francis Ford Coppola e “I Tre Giorni Del Condor” di Sidney Pollack avrebbero fatto la storia del cinema di spionaggio. In generale le “spy story” – siano esse in forma di romanzo, sceneggiato, o lungometraggio – rimangono tuttora uno dei generi più longevi e proficui dell’intrattenimento, accanto ai cinecomic e alla fantascienza di stampo Star Wars.

In maniera simile ai i film dei supereroi, le pellicole di spionaggio offrono agli spettatori la possibilità di immedesimarsi in protagonisti pronti a qualunque sacrificio nel nome della giustizia, e straordinariamente abili in quello che fanno, sia dal punto di vista fisico che intellettuale. James Bond, Jason Bourne ed Ethan Hunt si rivelano sempre in grado di padroneggiare qualunque disciplina richiesta dalla sceneggiatura per portare avanti la trama. La verosimiglianza non è richiesta, e ci risulta particolarmente facile sospendere la nostra incredulità. La spy story ci offre un viaggio fantastico in cui qualunque cosa può accadere, ovunque e con qualunque mezzo: segreti verranno svelati o rubati, delle spie verranno catturate e dovranno liberarsi, un incredibile complotto verrà smascherato e rovesciato, e l’ordine verrà ancora una volta ripristinato nell’eterna lotta del bene contro il male, in un mix di potere, politica, economia, tecnologia, ed emozioni ad alto tasso di adrenalina.

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