Get Out, un horror che fa satira sulle tensioni razziali in America

Cinema / Horror / News - 07 January 2017 08:00

Il film diretto da Jordan Peele uscirà non prima della fine di febbraio, eppure se ne discute già da settimane grazie a un trailer che, ponendo l'accento sulla discriminazione contro gli

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Get Out” è un film horror scritto e diretto da Jordan Peele. Il cast include Daniel Kaluuya (da molti già visto in "Black Mirror"), Catherine Keener, Allison Williams, Bradley Whitford, Caleb Landry Jones (“Friday Night Lights”), Lil Rel Howery (“The Carmichael Show”), Erika Alexander e Keith Stanfield (“Atlanta”). “Get Out” uscirà in America il 24 febbraio del 2017, distribuito dalla Universal Pictures. Dietro “Get Out” c’è la Blumhouse Productions, società che ha all’attivo sia gemme del cinema indipendente come “Whiplash”, sia due franchise horror di grande successo come “Paranormal Activity” e “Insidious”.

La trama parla di Charlie, un giovane afroamericano che un giorno viene invitato dalla propria ragazza (bianca) a trovare i genitori di quest’ultima. Una volta arrivato nel quartiere, Charlie viene accolto con una gentilezza dai risvolti prima grotteschi, e man mano sempre più sinistri. I pochi residenti neri si comportano in modo strano e, come se non bastasse, il ragazzo viene informato da un amico che da quelle parti si è verificata la scomparsa di molti afroamericani. Ben presto Charlie si rende conto che scappare (“get out” in inglese) dal quartiere non sarà affatto un’impresa facile. Le poche righe di sinossi bastano per far intuire che “Get Out” si concentrerà sui temi della tensione razziale, dell’oppressione, della discriminazione, e delle violenze che ogni giorno vengono perpetrate in America ai danni della comunità afroamericana.

D’altronde è stato lo stesso regista, Jordan Peele, a definire la sua opera come “un film horror, ma con una premessa satirica”. In un’intervista rilasciata a “Forbes”, Peele ha citato “Rosemary’s Baby” e “La fabbrica delle mogli” come sue fonti d’ispirazione, non solo per i temi, ma anche per il linguaggio e il tono usati. Ha dichiarato inoltre che l’horror e la commedia sono ottimi strumenti per affrontare le questioni sociali: “Come per la commedia, credo che i film horror e thriller siano uno dei pochi modi in cui possiamo discutere degli orrori della vita vera e delle ingiustizie sociali senza rinunciare all’intrattenimento. Andiamo al cinema per farci intrattenere, ma se dopo aver visto il film aprirete gli occhi e avrete una nuova prospettiva su certe questioni sociali, allora si può ritenere un’efficace opera d’arte”. Per Peele “Get Out” è anche una storia personale, avendolo scritto in quanto maschio afro-americano che deve da sempre fare i conti con le forme più estreme e più subdole di razzismo.

Per la parte del protagonista Peele ha scelto Daniel Kaluuya, un attore e comico inglese nato nel 1989 che è riuscito a farsi conoscere grazie a una serie di ruoli televisivi, tra cui quello di Posh Kenneth in “Skins” e quello di Bing nel secondo episodio della prima stagione di “Black Mirror”. Nel 2011 Kaluuya ha interpretato l’agente Tucker in “Johnny English – La rinascita” accanto a Rowan Atkinson, mentre nel 2013 è apparso in “Kick-Ass 2”.

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