Capitan Harlock Comics, l'Arcadia ultimo vessillo a difesa dell'invasione aliena

Comics / News - 14 February 2016 08:00

Recensione Capitan Harlock space pirate dimension voyage volume 1, pubblicato dalla RW Edizioni e realizzato da Leiji Matsumoto e Kouiti Shimaboshi

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Capitan Harlock è ormai un personaggio entrato nell’immaginario collettivo ed uscito al cinema in formato animazione in Italia nel 2014. Questa storia a fumetti in bianco e nero si basa sulla narrazione di un personaggio che fa della pirateria spaziale la sua arma contro i regimi totalitari.

La trama si sviluppa attraverso la minaccia che incombe sul Pianeta Terra e rappresentata da una imminente invasione aliena mentre il primo Ministro è inerte nella sua incapacità. Una sfera nera si è posata sulla città di Tokyo gettando angoscia sull’intera popolazione mentre la regina Rafflesia del Pianeta Mazon si prepara ad abbandonare la sua casa per invadere la Terra ma prima deve eliminare il baluardo rappresentato da Harlock e dall’equipagio dell’Arcadia. I terrestri hanno abbandonato il Pianeta per cercare fortuna nello spazio e coloro che sono rimasti possono riporre le loro speranze soltanto nel Capitano. Un pirata osteggiato dai governati ed amato dal popolo “percorrere il mare sconfinato sotto il vessillo della libertà contando solo sulla sua bravura“.

I personaggi che interagiscono in questo fumetto sono tutti estremamente caratterizzati e lanciano spunti narrativi molto efficaci. Un racconto visionario dove la mestizia sembra la linea sottile che lega tutti i protagonisti ad esclusione del Primo Ministro. L’Arcadia, la nave spaziale che sventola il teschio del pirata, viene rappresentata come simbolo della speranza e covo di fuorilegge che amano la patria Terra e combattono per ripristinare la perduta prosperità del loro Pianeta. “Col petto gonfio di sogni e speranze cercano una nuova terra che non sia necessariamente idilliaca”

Capitan Harlock anche a fumetti non perde la sua capacità di attrarre i lettori appassionati di storie fantastiche. Nato dalla mente di Leiji Matsumoto negli anni settanta ed ambientato in un futuro lontanissimo, Capitan Harlock presente un’attrattiva narrativa efficace con le atmosfere ricercate ed allo stesso tempo dilatate che influenzano i personaggio e le loro interazioni, rappresentative di un malessere esistenziale generalizzato. L’invasione aliena in una Terra abbandonata ed appagata dalla ricchezza e dal collasso materialista viene vista e forse vissuta anche dall’autore, come la definitiva eliminazione della libertà di un popolo incapace di far fronte alle esigenze collettive che in tempi di degenerazione democratica e guerra può venire privato anche della più flebile delle speranze.

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