La vita oscena, nel cast anche Isabella Ferrari. Iniziate le riprese del film di Renato De Maria

Cinema / News - 11 June 2013 18:00

Il film è tratto dall\'omonimo romanzo di Aldo Nove. Si tratta di un\'autobiografia in forma di romanzo

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Sono iniziate le riprese del film La vita oscena, tratto dall'omonimo romanzo scritto dallo scrittore e poeta, Aldo Nove. Il libro è stato pubblicato nel 2010, si tratta di un\'autobiografia in forma di romanzo in cui Nove oltre che ai riferimenti alla propria vita vuole completare un percorso iniziato con Woobinda, la sua terza opera. Il percorso è definito dallo scrittore come un compito che sentiva di dover svolgere ovvero quello di raccontare il mondo che lo circondava. In una intervista rilasciata a Repubblica nel 2010, Aldo Nove spiegò: "Anche un'autobiografia è un romanzo, e quindi partecipa dell'artificio. Quando scrivi metti in gioco un armamentario tecnico che è quello della lingua. Certo, tendi a dire la verità, ma già per il fatto di dirla la stai trasformando. Più che verità, direi sincerità. E precisione. Ho avuto sempre in mente una parola, mentre scrivevo questo libro: precisione. Per questo ho scelto di lavorare con meno cose. Senza effetti speciali".



Tra i componenti del cast del film: Clément Métayer, Isabella Ferrari, Roberto De Francesco, Valentina Bellè, Andrea Renzi, Duccio Camerini, Anita Kravos, Miriam Giovanelli, Iaia Forte ed Eva Riccobono. La vita oscena è un film prodotto da Gianluca De Marchi e Fabio Mazzoni per la Film Vision. La sceneggiatura è firmata da Renato De Maria e Aldo Nove. Il direttore della fotografia è Daniele Ciprì. Regia di Renato De Maria

Nell'intervista di tre anni fa, lo scrittore e poeta italiano parlò anche del tema dell'oscenità: "Quando io ero un ragazzino, andavamo a cercare le riviste hard nella spazzatura. Erano segrete, proibite e residuali. Per questo erano salvifiche. L'hard era l'altrove, la salvezza stava nello scarto. Attraverso l'hard conoscevamo il mondo. Ma il mondo, oggi, è completamente pornograficizzato. La politica, la cultura i rapporti umani. La sensazione è quindi quella che non ci sia più niente da scoprire. Roland Barthes diceva "osceno è ciò che si propone come erotico ma non lo è affatto". A me sembra che l'oscenità, oggi, sia il non saper dare confini alle cose. Tra fantasia e immaginazione, tra realtà e finzione, tra politica e hard".

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