Atlante di smeraldo

Comics / News - 04 May 2011 08:30

Il 28 aprile è uscito nelle in contemporanea internazionale, L'Atlante di Smeraldo, romanzo d'esordio dell'americano John Stephens.

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Il 28 aprile è uscito in contemporanea internazionale, L'Atlante di Smeraldo, romanzo d'esordio dell'americano John Stephens, pubblicato in Italia da Longanesi. Il romanzo ha già riscosso un enorme successo nel resto del mondo e si è classificato tra le prime 5 posizioni dei migliori libri secondo il New York Times. In breve la trama.

E' la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. La notte di Natale sarà l'ultima in cui vedranno i loro genitori. Per dieci lunghi anni i tre protagonisti si sposteranno da un orfanotrofio all'altro, finchè si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma l'orfanotrofio nasconde dei misteri: come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? E' la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.

John Stephens, giovane scrittore americano di 38 anni, si dichiara soddisfatto di quello che è riuscito a scrivere fino ad ora: ammette di essersi ispirato a Dickens e ai suoi tristissimi orfanotrofi, sono presenti i richiami a Edgar Allan Poe (il nome del direttore dell'orfanotrofio è Pym) e le battaglie epocali alla Tolkien. Oltre a tutto questo, una buona dose di autobiografismo: Michael, infatti, questo tenero bambino con gli occhiali, appassionato di nani e del loro mondo, è Stephens stesso, che nella realtà ha proprio due sorelle, la maggiore delle quali si chiama Kate. "Sembra proprio che i romanzi fantasy non smetterano mai di appassionare i lettori, sia quelli giovani che quello più attempati. Forse perché le loro pagine ci permettono di scappare dalla realtà e immergerci in un mondo ideale, dove i bambini vengono designati come speranza del genere umano e il crimine paga sempre".

D'altronde, Harry Potter insegna. L'ideatrice di questa strepitosa saga, J.K.Rowling, ha creato il suo maghetto nel 1997, e da allora le avventure del giovane protagonista appassionano ancora milioni di lettori. Harry Potter è esploso dapprima come fenomeno letterario in Inghilterra nel 1997. Nel 1998 il successo assume dimensione mondiale: solo in Italia il primo libro, tradotto come Harry Potter e la pietra filosofale, ha venduto 20.000 copie, vincendo nel dicembre dello stesso anno il Premio Cento, riconoscimento dedicato alla letteratura per ragazzi. Nel 2001 la casa cinematografica Warner Bros trasforma il libro in pellicola e con la regia di Chris Columbus, la storia di Harry Potter (interpretato dall'attore Daniel Radcliffe), conquista la platea mondiale.

Ricorrono elementi comuni in entrambi i romanzi, che li affrancano dai soliti libri fantasy come Dragolance o Eragon

Contrariamente a queste serie fantasy, i cui protagonisti appartengono generalmente ad epoche e mondi immaginari, quella di Kate, dei suoi fratelli, e quella di Harry Potter si caratterizzano per essere ambientata nel mondo reale e nei decenni contemporanei,

Come i giovani protagonisti di L'Atlante di smeraldo, anche Harry Potter si ritrova a crescere senza la presenza dei genitori. Si ritrovano così ad affrontare da soli le prove più o meno pericolose che il destino ha loro riservato.

Quindi, oltre che letteratura fantasy, si può definire anche romanzo di formazione. E' la curiosità dei personaggi, l'impulsività e i relativi errori che permette la crescita interiore ed emotiva dei protagonisti, che diverranno adulti nel mondo magico come le persone comuni.

 

 

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