Festival di Venezia 2017: recensione del film 'Una famiglia'
"Una famiglia" è il film in concorso presentato alla Mostra del Cinema di Venezia
Il mondo raccontato da Sebastiano Riso è pervaso da personaggi viscidi, che eseguono gesti inconsulti. Maria (Micaela Ramazzotti) si taglia le vene sopra un piatto di formaggio, dopo essere stata costretta dal marito Vincent (Patrick Bruel) a dare di nuovo in vendita il figlio partorito a delle coppie sterili per 50 mila euro. Bastava un documentario per raccontare questa vicenda, resa poco credibile da una regia autoreferenziale, come nel dolly che esce dalla loro camera da letto e dopo 360 gradi torna lì.
L’unico momento vero è quando lei va nella casa degli acquirenti della figlia, morta solo dopo dieci mesi. "Piangeva sempre" dice il padre che ora rivuole la cifra pagata. Maria entra nella camera e piange sul cadavere della figlia. Qui Micaela Ramazzotti dà un'interpretazione magistrale, forse una delle più intense del cinema recente.
Ma tutta questa dolenza espressiva si perde in personaggi irreali e resi quasi caricature, come il ginecologo che vuol fare da intermediario tra le coppie - ora gay perché più interessate a comprare bambini - e Maria e il marito.
Vincent poi effettua coercizione su una prostituta ricevendo una parte dei guadagni: diventa quindi anche sfruttatore. Dall’altra parte continua anche il suo obbiettivo di lavorare come trafficante di esseri umani senza scrupoli, con la aggravante di essere padre dei figli venduti. La moglie Maria è sua connivente almeno per i primi parti, fino a quando si pente delle infamie effettuate e decide di tenere l’ultimo figlio.
Come si comprende tematiche simili sono ardue da affrontare in un film, perché creano avversione nello spettatore se non trattate con i necessari moventi e sviluppi. Sopratutto perché Vincent appare come un personaggio forzatamente crudele, il cui cinismo non viene mai motivato. Rinchiude la moglie a casa cosicché non fugga, e lei partorisce da sola tagliando il cordone ombelicale. Scelte narrative che non esistono neanche nella fiction dozzinale. Vincent porta via il figlio piangente e lo vende alla coppia di gay. "Perché piange così tanto" chiede il nuovo padre acquirente: parrebbe una risposta semplice ma il regista sente l'esigenza di inserirla.
E il neonato è anche malato, con un problema cardiologico che precluderebbe la sua vita nell’arco di un mese. "Facciamo la metà dei soldi" implora alla coppia Vincent, che è anche di origini francesi così da discolpare gli italiani da simile viscidume morale.
“Una famiglia” diviene così un film dalla regia debole, le interpretazioni possenti ma che nulla possono contro una sceneggiatura rabberciata.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti
Serie tv Gomorra – Le Origini: le anteprime a Roma e a Napoli gratuite per i fan
L'iniziativa di Sky in collaborazione con The Space Cinema
Serie tv superhero The Boys, quando esce la quinta e ultima stagione
In uscita su Prime Video
Serie tv thriller 56 Days con Dove Cameron in uscita streaming: trama e cast
In uscita su Prime Video
Serie tv thriller Cross stagione 2 con Aldis Hodge: trama cast e uscita streaming
In uscita su Prime Video
Serie tv thriller Steal con Sophie Turner: trama cast e uscita streaming
In uscita su Prime Video
Film comedy Let's Love, reunion di attori con Josh Hutcherson e Martin Freeman
Scopri Let's Love, il film drama con Martin Freeman, Josh Hutcherson, Malin Akerman: trama, cast
Film crime By Any Means, sicario e collaboratore con Mark Wahlberg e Giancarlo Esposito
Scopri By Any Means, il film thriller con Mark Wahlberg, David Strathairn e Giancarlo Esposito: trama, cast
Film Narnia: The Magician's Nephew, le novità sul sequel
Narnia: The Magician's Nephew, la trama del film