Venezia 80: film Lubo, intervista al Giorgio Diritti e al cast del film

Lubo è il film di Giorgio Diritti presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. La storia è quella di Lubo, artista di strada che nel 1939 è chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini , e poi scopre che sua moglie è morta nel tentativo d'impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli. Nel cast ci sono Franz Rogowski, Christophe Sermet, Valentina Bellè, Noemi Besedes, Cecilia Steiner.  

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Come mai c'è l'interesse nelle comunità minori?

Giorgio Diritti. Le piccole comunità sono specchio del grande mondo, e gli stessi bambini rappresentano le comunità del futuro. Quindi mi piaceva portare una riflessione su quest’ aspetto, anche perché oggi l'utilizzo dei social li potrebbe portare a dei problemi futuri. Si parla anche di persecuzione razziale, e l'abitudine di modificare gli altri è preoccupante: fenomeno che già nei social si verifica, attivando un fenomeno di emulazione. 

Qual è stato lo sforzo produttivo del film?

Fabrizio Donvito, produttore. Il processo produttivo è iniziato nel 2020. Essendo un film storico, la ricerca dei fondi è stata lunga. Ci sono, poi, 120 location. Giorgio voleva che le scenografie fossero reali, e ciò ne ha sancito la sua complessità.   

Giorgio Diritti

Conoscevi questa storia?

Franz Rogowski. Io non conoscevo questa vicenda, e si tratta di una prospettiva nuova sulla guerra. Il viaggio di Lubo non è solo il suo, ma di una comunità che cerca risposte. Io sono svizzero, ed è strano che nessuno ne abbia parlato finora.   

Valentina Bellé. Personalmente no. Voglio aggiungere, che però anche in ucraina sta accadendo questa cosa, con la deportazione dei bambini in Russia: le stime sono di quasi 15000 mila. Ma le famiglie russe ricevono anche sussidi statali per crescerli.

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