Mackintosh e T.J., il film di Roy Rogers ‘senza sparatorie e sangue’: l’intervista

Cinema / Intervista - 24 May 2021 08:00

Mackintosh e T.J. esce in versione restaurata

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Roy Rogers ha detto: "Non c'è nessun protagonista, nessuna sparatoria, qualche combattimento, ma niente sangue che sgorga, ed è così che lo volevo". Secondo voi, qual è la ragione di questa scelta?

Come molti dei suoi contemporanei iconici, Roy era molto protettivo nei confronti della sua immagine personale e dello schermo, nonché dei tipi di film in cui lavorava. Sentiva che era importante che il suo fedele pubblico lo vedesse interpretare personaggi con il codice morale che si aspettava e apprezzava. Nel 1975, i film erano cambiati in maniera enorme, in particolare i western, in termini di violenza sullo schermo, contenuto sessuale e linguaggio. Roy non aveva girato un film da quando aveva fatto un cameo nella commedia di Bob Hope del 1959 Alias Jesse James ed era molto consapevole dei cambiamenti; uno dei suoi film preferiti era Blazing Saddles. Se doveva girare un ultimo film, non aveva intenzione che fosse pieno di violenza armata, sangue e gore. Sentiva anche che qualsiasi intreccio romantico sullo schermo con una protagonista avrebbe allontanato il nucleo della storia.  Voleva assicurarsi che il film rimanesse fedele allo stile di vita e concentrarsi su Mackintosh nei panni del veterano cowboy che aiuta l'adolescente senzatetto T.J. a imparare importanti lezioni di vita e a trovare la sua strada nel mondo  (continua a leggere).


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Film Mackintosh and T.J

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