Intervista al vignettista Tommy Siegel: 'I Hope This Helps', libro che ironizza sulla pandemia

Comics / Intervista - 23 November 2020 08:30

I Hope This Helps è uscito in libreria

Scritto da Giovanni Menicocci

I Hope This Helps: Comics and Cures for 21st-Century Panic è il libro comico di Tommy Siegel: colmo di fumetti e saggi umoristici che catturano lo zeitgeist e il paesaggio infernale del 2020. Decine di fumetti di Siegel sull'era della pandemia sono diventati virali su Instagram, Twitter e Facebook, e uno di essi è stato citato dal Washington Post. Le vignette di Siegel sono arrivate regolarmente sulla prima pagina di Reddit, e hanno ottenuto seguaci e repository come Alexandria Ocasio-Cortez, Ringo Starr, George Takei e Tré Cool (Green Day). Dopo che con la sua band Jukebox the Ghost ha dovuto interrompere la tournée a causa della pandemia, è tornato nella sua casa d'infanzia in Virginia.

Come è nata l'idea del libro?

Nel 2018-2019 ho portato avanti una sfida personale per disegnare 500 fumetti in 500 giorni. Una volta finito quel guanto di sfida totalmente folle, ho voluto realizzare un libro per onorare l'esperienza. All'inizio, ho pensato di fare una raccolta completa dei 500 fumetti, ma mi sono reso conto che sarebbe stato un po' ingombrante e disomogeneo. Così è nata questa raccolta, in parte migliore e in parte in grado di unire saggi e commenti.

Guarda la galleria: Libri di vignette di Tommy Siegel

È stato difficile trovare un editore?

Per fortuna, no! Il mio editore è scivolato nei miei DM su Instagram.

Come la Covid-19 ha cambiato il tuo modo di lavorare?

Sono stato un musicista itinerante per tutta la mia vita da adulto, e la Covid ha modificato tutto in modo piuttosto drammatico... La vita è stata modificata completamente quest'anno (e forse l'anno prossimo!). Per fortuna, la pandemia mi ha permesso di sprofondare ancora più nel mondo del fumetto, con il quale sono stato sempre più coinvolto negli ultimi anni per una fortunata coincidenza. Sicuramente imparando ad apprezzare il piacere di essere una persona casalinga, che forse prima non avevo mai apprezzato.