Intervista a Matteo Vicino, regista di Outing e Young Europe

Cinema / Intervista - 16 May 2013 12:26

Per la rubrica \"Di che cultura sei?\" Mauxa ha intervistato Matteo Vicino, regista di Outing e Young Europe. Vicino racconta le sue opinioni sul cinema e la cultura in generale

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Matteo Vicino è regista di \"Outing - Fidanzati epr Sbaglio\" con Nicolas Vaporidis e Massimo Ghini, e \"Young Europe\" con Delfine Rouffignac, Michele Gammino, Camilla Ferranti e Riccardo Leonelli. Mauxa lo ha intervistato.

In \"Young Europe” hai scelto un tema come quello delle stragi del sabato sera. Come mai?

Senza voler fare inutili proseliti, credo che il mondo si divida tra bene e male. Peggior tema dal punto di vista dell\'interesse non potevo cercare perchè nessuno vuole sentire parlare di incidenti o malattie, ma dovevo cercare di vendicare alcuni miei amici che mi hanno lasciato, e la polizia mi ha investito di una grande responsabilità. Alla fine young europe è diventato un ossessione. Con 11 morti ogni giorno sulle strade italiane, 2 morti addirittura sotto I 25 anni ogni giorno, dovevo fare qualcosa. È una strage enorme, e continua ogni giorno.

Dov’è il confine tra documentario e fiction nel film?

Nel mio caso è chiaramente una fiction, perchè ciascuno degli spettatori si identifica in un personaggio. Devo dire che la stragrande maggioranza dei giovani si identifica in josephine, ossessionata da facebook, con due genitori assenti, forte e orgogliosa, ma ancora senza il giusto bagaglio di esperienza per evitare il disastro che la coinvolge nel film. Io ad esempio mi sento vicino ad Angelo, quarantenne italiano senza obiettivi, che esce con due adolescenti perchè in fondo si sente tale, senza famiglia e senza morale. Credo che il documentario sia una forma splendida d\'arte, ma non mi appartiene. Gli spettatori devono cadere nella catarsi di un film per capire in pieno il tema.

Tu hai diretto anche la commedia  “Outing - Fidanzati per sbaglio” con Massimo Ghini e Nicolas Vaporodis, ora nelle sale e che racconta di due amici che si fingono gay per ottenere dei finanziamenti. Come hai conciliato gli argomenti seri di “Young Europe” con quelli comici di “Outing”?

Beh \"Outing\" è un “finto” film comico. In realtà parla di merito negato e di raccomandazione. Ogni scena di Outing nasconde un doppio fondo amaro. Dispiace che parte della critica non abbia per nulla capito il vero senso del film. Tra l\'altro non rinnego affatto le battute modello “volevamo dimostrare che la Puglia non ha soltanto le orecchiette...ma ha pure gli orecchioni..” perchè il pubblico in sala esplode quando Nicolas Vaporidis recita quella battuta. Ma capisco anche che la critica sia esasperata da 20 anni di cinema vergognoso. Monicelli si rivolterebbe nella tomba a vedere certi miei colleghi. Credo però che \"Outing\" in qualche forma lo salverebbe. Ho pensato molto a lui durante le riprese.

Young Europe si è sviluppato anche come spettacolo teatrale, libro ed ora hai deciso di renderlo online (al seguente link) Come mai e come vedi l’uso di internet per la distribuzione, considerando che Usa il film di Terrence Malick “To the wonder” uscito il 12 aprile è distribuito contemporaneamente nelle sale e su iTunes?

La distribuzione così come la conosciamo è finita. Si apre una nuova era di fruizione, e dispiace che come sempre l\'Italia lo stia capendo dopo. Ma credo che I distributori italiani siano più intelligenti di certi produttori, c\'è fame di film con ritmo, qualità e nuove tematiche. Ogni volta che vedo un manifesto di un film italiano mi deprimo. Basta guardare I serial americani come \"Dexter\", che livello hanno, o anche lo stupendo esperimento di \"House of Cards” con Kevin Spacey. Noi siamo ancora a “Un posto al sole”.

Qual è il tuo film, libro, cantante, fumetto, serie tv preferita?

Ogni film ha un suo valore, ne dico solo alcuni: \"Carlito\'s way\", \"Mulholland Drive\", \"Forrest gump\", \"Casablanca\", ”Il ladro di Orchidee\" del geniale Charlie Kaufman, per me il numero uno al momento. Non sono un grande amante dei fumetti. Trovo che l\'opera d\'arte più riuscita dello scorso secolo per l\'intrattenimento televisivo, e non sono l\'unico a dirlo, sia \"I Simpson\". Ultimamente ho adorato la forza di \"American Horror Story\", creata da un grande autore. Per la musica non c\'è storia. Saltando il brutto passo falso del loro ultimo album, decisamente I \"MUSE\" sono il mio gruppo preferito. Young Europe libro e film sono tappezzati di loro immagini. Grazia a Mauxa per il grande lavoro svolto a servizio del cinema.

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