Giovanna d’Arco, il film con Ingrid Bergman a 69 anni dall’uscita

Cinema / Classico / Approfondimenti - 10 November 2017 08:00

“Giovanna d’Arco” usciva nei cinema nel 1948. Ingrid Bergman interpreta la protagonista.

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Giovanna d'Arco ("Joan of Arc”) è il film di Victor Fleming che usciva negli Stati Uniti in questi giorni. L’anteprima a New York avvenne l’11 novembre del 1948.

Nel dicembre del 1428, la sedicenne Giovanna D’Arco (Ingrid Bergman), figlia di un contadino francese prega in una chiesa. Pare assorta in quella devozione, ascolta anche le "voci sante" che solo lei ode. Più tardi a casa si accorge che il padre discute con i familiari dell’acquisizione inglese della Francia e la collusione traditrice dei burgundi.

Quando Giovanna apprende che il fratello minore ha sognato che lei lascia la casa a capo di un esercito, decide di seguire le istruzioni delle sue “voci sante” e si dirige a Vaucouleurs per incontrare Sir Robert de Baudricourt, il governatore. Giovanna afferma che salverà la Francia ma il governatore non la riceve perché considerata vanesia: lo avverte che la battaglia contro gli inglesi sarà disastrosa per i francesi. Così è, Baudricourt la manda a visitare da un prete.

Giovanna d’Arco fu proclamata ufficialmente innocente nel 1456, e nel 1909 fu beatificata sotto Papa Pio X. Era anche questo un modo per veicolare un messaggio di odio e caccia a alle streghe, che dai primi film su questo personaggio (nel 1909) raccontavano dei pregiudizi e degli errori di valutazione. Infatti quando organizzò il proprio esercito per dirigersi verso Parigi, fu arrestata dagli inglesi che oer eliminarla la sottoposero ad un processo sommerio, da cui pareva uscira anche vincitrice affermando "sono prigioniera degli inglesi, non della chiesa". 

Quando il film uscì nel 1948 era in auge il maccartismo, che controllava le paure di "influenze comuniste" sulle istituzioni statunitensi, imponendo sceneggiatori, registi e attori a testimoniare contro i colleghi. Fleming, regista di film come “Via col vento” (1939 ) e “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde” (1941) ha così velatamente offerto il suo punto di vista. Che fu anche l’ultimo, perché smise poi di girare film.

Il film è tratto della omonima pièce di Maxwell Anderson, che ebbe successo a Broadway. Già dal gennaio 1940, il produttore David O. Selznick voleva produrre un film su questo personaggio, interpretata però da Ingrid Bergman: quando nel gennaio del 1946 Jennifer Jones fu scelta per il ruolo, Selznick abbandonò il progetto.

Ma era la stessa Bergman ad interpretarla a teatro con la pièce “Joan of Lorraine” di Anderson, e con il produttore Walter Wanger e il regista Victor Fleming lei fondò la Sierra Pictures, Inc. per realizzare una versione della vita del personaggio.

A metà settembre 1947 la revisione dello script accumulò due mesi di ritardo, la MGM affermò che non poteva giungere ad un accordo con la Sierra sulla ripartizione dei profitti: secondo le 166 pagine, la Bergman doveva avere la maggior parte dei proventi del film, cui seguiva Fleming e Wanger. La RKO avanzò come distributore del film, restituendo alla MGM 200.000 dollari per i costi già sostenuti e coinvolgendo la la Bankers Trust Company di New York, che prestò a Sierra 3,5 milioni di dollari. RKO completò la produzione aggiungendo 1,1 milioni di dollari.

Tante complicazioni organizzative servono per far comprendere quale fosse la fiducia nel progetto, quasi la medesima che Giovanna d’Arca aveva nella liberazione del popolo francese.

Le riprese durano sette mesi, presso i Hal Roach Studios, coinvolgendo anche un prete francese esperto sulla vita di Joan of Arc, ricercatori sui costumi e le abitudini dell’epoca. 150 erano le vesti su misura in alluminio di armatura, ciascuno delle quali pesava circa dieci chili: quella della Bergman pesava quindici chili e ha richiesto 500 ore di costruzione. I cavalli della California erano considerati troppo piccoli per le sequenze di battaglia, e giunsero così dall’Iowa, scorrazzando nella San Fernando Valley.

Ingrid Bergman che credeva nel progetto partecipò ad un tour per promuovere il film, ripercorrendo il viaggio di Giovanna d’Arco attraverso la Francia. Il film incassò sei milioni di dollari, tre milioni di meno di quanto era necessario per coprire i costi di produzione e distribuzione.

La passione per questo progetto spinse Ingrid Bergman a lavorare nel 1953 in “Giovanna d'Arco al rogo", film tratto dal libretto di Paul Claudel e Arthur Honegger, e diretto dal compagno Roberto Rossellini.

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