Élite, la serie tv esile sull’adolescenza iberica

Tv / Recensione - 28 September 2018 10:00

La serie tv va in onda su Netflix

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La trama della serie tv

La trama della serie tv Élite in onda su Netflix dal 5 ottobre 2018 s’incentra su tre figli di operai che - dopo che un terremoto ha distrutto l'accademia che frequentavano - giungono a Las Encinas, una scuola esclusiva della Spagna dove studia l'élite iberica. Ma qui le tensioni tra i possiedi e i proletari sfociano in un omicidio. 


Serie tv Élite

“Quelle tipe pisciano acqua di colonia” dice uno dei protagonisti, il proletario Samuel (Itzan Escamilla) vedendo le allieve. Quando Samuel si presenta alla classe dice di essere un cameriere,  è conscio che  gli altri studenti lo guardano con sufficienza: “Non vi preoccupate, sarete ancora voi i leader di domani”, afferma.

Opinione sulla serie tv Élite

La serie tv rispetto ai teen movie statunitensi è più evoluta come approfondimento dei personaggi. Di ognuno scopriamo i dissidi, e ciò rende più denso il loro racconto. Per la presenza di un omicidio che semina preoccupazione nella vita degli studenti la serie Élite è vicina a Le regole del delitto perfetto, anch’essa sviluppata tra un gruppo di indiziati (pur se frequentati un’università).

Rispetto ad un’altra serie cui si ispira, Tredici - in cui il suicidio è il motore della vicenda - Élite fa dell’omicidio lo sfondo, nel tentativo di mostrare le dinamiche del conflitto tra possidenti e proletari, con i figli di questi ultimi che sono disposti a mettere da parte la loro moralità per avere un tenore di vita superiore. In tal senso è emblematica la figura della giovane studentessa musulmana interpretata da Mina El Hammani, che vuol avere una relazione con uno studente (Miguel Bernardeau) quasi come sfregio alla propria cultura integralista.


L’aspetto prolisso della ricerca del colpevole occupa troppo spazio all’interno della storia, cosicché le dinamiche tra i vari sospettati risultano troppo diluite nella narrazione degli otto episodi. E anche l’indagine della poliziotta appare ingenua, con la detective che si mostra solo in una stanza d’interrogato senza mai mostrarsi in azione.

Non mancano situazioni ad effetto, come la relazione omosessuale tra un musulmano promesso sposo e un iberico: in questa maniera Élite strizza l’occhio agli argomenti attuali. La serie è più innovativa rispetto a quelle ormai pre-confezionate di Netflix, però non può fare a meno di essere manovrata da ricerche di marketing e target che la appesantiscono.

Tutti gli intrighi sui motivi dell’omicidio - ovviamente finanziari - si sciolgono nelle ultime due puntate, rendendo quindi il percorso effettuato finora quasi inutile. E la capacità di creare suspense si unisce a quella culturale: il movente dell’omicidio non era poi così fondamentale per seguire la trama. 

Una serie da vedere per come racconta in maniera innovativa la tematica adolescenziale, ma che ha lasciato nel percorso troppe ipotesi insolute.

© Riproduzione riservata


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