Youth - La giovinezza, Paolo Sorrentino ragiona sul passato tra saune e massaggi

Cinema / Recensione - 20 May 2015 21:00

Youth - La giovinezza, dopo il trionfo con La Grande Bellezza, Paolo Sorrentino presenta a Cannes il suo nuovo film internazionale, con protagonisti Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Da

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Youth - La giovinezza film scritto e diretto da Paolo Sorrentino (La Grande Bellezza, This must be the place), presentato in concorso al Festival di Cannes 2015. La sceneggiatura del film avrà anche una pubblicazione a cura della casa editrice Rizzoli.

Youth - La giovinezza trama. In un elegante albergo svizzero, due vecchi amici ottantenni, Fred e Mick, trascorrono una vacanza in cerca di relax e ispirazione. Fred è un ex-compositore e direttore d’orchestra, assillato da un emissario della regina per tenere un ultimo concerto, mentre Mick è un noto regista ancora in attività, impegnato nella stesura di quello che reputa il suo testamento cinematografico e per il quale vuole come protagonista la nota attrice Brenda Morel. Impegnati tra bagni termali e discussioni su un passato dimenticato, i due si ritroveranno a scrutare gli altri ospiti dell’albergo, personaggi di ogni genere, dall’ex-calciatore in sovrappeso, al giovane attore idolo dei teenager, da un gruppo di giovani entusiasti, fino ad arrivare alla bellissima Miss Universo.

Youth - La giovinezza recensione. Dopo l’Oscar vinto, erano in molti coloro che attendevano il nuovo film di Paolo Sorrentino per poterlo cogliere in fallo, gli stessi i quali avevano storto il naso dopo tutto il successo ottenuto. Ma la reazione avuta dal pubblico alla prima di Cannes sembra poter avviare un nuovo scontro all’interno della critica, essendoci stato un’equilibrio tra applausi e fischi. A stabilire il buon risultato della pellicola sarà il tempo e il consenso del pubblico, ma soffermandosi sul piano prettamente artistico non si può negarne il valore. I dialoghi sono veloci e vivaci, ogni inquadratura è una piccola opera d’arte e lo spessore di attori come Michael Caine e Harvey Keitel aiuta a penetrare nella profondità della narrazione. Dopotutto, com’è risaputo e intuibile, l’ispirazione del regista napoletano viene direttamente dal più grande: Federico Fellini. Se per “La Grande Bellezza” il rimando evidente era a “La Dolce Vita”, anche in “Youth” si possono cogliere chiare assonanze con “”: a partire dal rifugio termale in cui si ritira il protagonista, circondato da corpi nudi di ogni età spiaggiati nelle saune; lo stress per il lavoro, e l’insistenza dei committenti; ma anche l’incontro/sogno finale di Mick con tutte le donne dei suoi film, carico dello stesso valore simbolico del girotondo finale di Guido, anche se più cupo. Eppure il linguaggio di Sorrentino è ben definito, il tocco d’artista è ormai decisamente riconoscibile, capace di evitare ogni forma di autocitazionismo. E ritroviamo la sua ironia vivace e spensierata, necessaria per bilanciare il disagio dei suoi personaggi, verso ciò che è passato e dimenticato, verso una gloria stereotipata che repelle persone di ogni età. Proprio in quest’ultima categoria troviamo un enorme (più del reale) e un po’ intontito Maradona, ovvero l’ombra dei fasti che furono; un tocco di divertente satira nei confronti del Pibe de Oro, e pensare che eravamo rimasti ai ringraziamenti sul palco dell’Academy. In questa specie di Montagna Incantata c’è spazio anche per lui e i suoi ricordi, voce di un’angoscia e consapevolezza di ciò che è stato e non sarà più, che lo accomuna a tutti i personaggi. Ma forse quel che ci dice il regista è che la vecchiaia è solo un modo diverso di vedere il mondo: non si guarda più in là, ma a ciò che sta vicino, imparando ad amare e valutare in maniera nuova, come una ritrovata giovinezza.

Youth - La giovinezza cast. La coppia d’amici Fred e Mick è impersonata da due mostri sacri del cinema come Michael Caine (Interstellar, Il Cavaliere Oscuro) e Harvey Keitel (Grand Budapest Hotel, Vi presento i nostri). Rachel Weisz (Il grande e potente Oz) interpreta la figlia di Fred, giovane donna con problemi di cuore. Paul Dano (12 anni schiavo) veste i panni di una star di Hollywood stanco di essere ricordato per un orribile film sui robot, mentre Jane Fonda (The Butler) è Brenda Morel, attrice e conoscente di vecchia data di Mick.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon