Robinson The Journey, recensione speciale PlayStation VR: dinosauri in realtà virtuale

Games / Adventure / Recensione - 30 March 2017 14:00

Robinson The Journey è una delle esperienze più piacevoli ed interessanti sul visore di realtà virtuale Sony, un viaggio all'interno di una natura selvaggia abitata da splendidi d

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Robinson The Journey è il videogioco sviluppato da Crytek Studios e distribuito da Sony, un progetto che nasce esplicitamente e in esclusiva per PlayStation VR. L’idea alla base del progetto è quella di farci, letteralmente, addentrare in un mondo da vivere in prima persona, uno scenario che unisce preistoria e connotati futuristici, un’esperienza visiva e sonora che strizza l’occhio a produzioni fantascientifiche come Jurassic Park. Il videogioco prodotto da Crytek, conosciuti per la serie sparatutto in prima persona Crysis e per il primo Far Cry, si inserisce nel filone delle esperienze su PS VR, un percorso che cerca di esplorare contenuti e possibilità ludiche fornite dal visore di realtà virtuale per PS4.

La trama di Robinson The Journey richiama, in parte, la letteratura di Daniel Defoe, con il “naufragio” stellare del giovane Robin, che si ritrova sul pianeta Tyson III dopo il disastro dell’astronave Esmeralda, precipitata sul corpo celeste simile alla Terra. La sopravvivenza del protagonista è l’unica dell’intero equipaggio, dove nessuno è scampato alla morte. Il viaggio di Robin ha la sola compagnia dell’intelligenza artificiale HIGS, una sfera robotizzata fluttuante, e un cucciolo di tirannosauro, trovato da un uovo appena schiuso e rimasto solo come il protagonista. L’esplorazione del pianeta si muove così attorno a questi tre personaggi, un unione di passato, presente e futuro.



Il gameplay di Robinson The Journey ruota attorno alla conoscenza del pianeta, con un’avventura che cerca di spingere il giocatore a visitare ed esplorare le zone di Tyson III. La struttura ludica è quella di un’avventura grafica, molto semplificata in termini di scelte di gameplay, che può essere facilmente sintetizzato in enigmi e fasi di camminata. I puzzle ambientali, nonostante il personaggio digitale impugni una strumentazione simile ad un PlayStation Move, possono essere affrontati solamente con l’utilizzo del Dualshock 4, in combinazione con i movimenti della testa tramite PS VR.



La grafica di Robinson The Journey è l’aspetto più riuscito e interessante della produzione, forti di una tradizione che vede Crytek come ottimo sviluppatore in termini tecnici ma, sensibilmente meno, dal punto di vista ludico. Il mondo tridimensionale riprodotto all’interno del visore di realtà virtuale Sony riproduce ambientazioni curate e dettagliate, e si pone da subito come una delle miglior esperienze visive, al momento, disponibile in VR. Vedere e vivere in prima persona il mondo naturale e selvaggio di Tyson III permette di sfiorare alberi e vegetazione, avvicinandosi a strapiombi e corsi d’acqua, ammirare da vicino dinosauri e relitti tecnologici, un’esperienza virtuale che crea una sensazione d’immedesimazione e presenza tangibile.

© Riproduzione riservata




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