Recensione film Ritrovarsi a Tokyo, il riscatto personale con Romain Duris
Scopri la recensione di Ritrovarsi a Tokyo, il film con Romain Duris: trama, cast, critica

Jessica (Judith Chemla) donna urla perché l’ex marito non le permette di vedere il figlio. È a Tokyo, e Jérôme (Romain Duris) - un ex cuoco diventato tassista nella città - le dice di stare calma, perché “qui non funziona così”. I diritti dei bambini vengono prima di quelli dei genitori, e se il padre portò via il figlio, per ora lei non può fare nulla.
Anche Jérôme è a Tokyo per ritrovare la figlia Lily (Mei Cirne-Masuk), che non vede da nove anni perché: lui è separato dalla compagna ma rifiuta di divorziare, perché perderebbe la genitorialità, mentre la ex moglie e la sua famiglia gli impediscono di avvicinarla. Lily è cresciuta con la convinzione che il padre se ne sia andato. Il film che comincia come un dramma giudiziario, procede con i dilemmi di un padre che sta facendo di tutto per ritrovare la figlia, tanto da sperare che - lavorando il tassista - possa imbattersi nella figlia. Così accade, perché Lily s’infortuna al piede, e la madre chiama un tassista per accompagnarla a scuola: il tassista è proprio Jérôme.
Ritrovarsi a Tokyo (Une part manquante) di Guillaume Senez - che ha già diretto Le nostre battaglie e Keeper - presenta un’evoluzione lenta, che passa per le speranze del padre di riavere la custodia della figlia, fino al tentativo di rapirla. Questo processo dilata i tempi del film, perché lo spettatore si trova immerso nella psicologia di Jérôme, nelle sue ansie, tanto da condividere le sue scelte di portare via - per un giorno - Lily. La stessa ispirazione del film è nata dopo aver appreso dei diritti di custodia dei genitori dopo il divorzio in Giappone, tanto che Senez e Romain Duris hanno incontrato tre cittadini francesi che avevano perso la custodia dei loro figli a causa della legge giapponese.
Schede
Il riscatto personale contro la giustizia
Duris è ferreo nel suo desiderio di paternità, per esso ha messo in discussione il rapporto col padre, la propria vita, ha cambiato lavoro. Lily comprende lentamente che il tassista è il padre che credeva scomparso, e in lei emerge lo stesso desiderio filiale.
“Ormai ti ha dimenticato gli urla la sua ex-moglie, riferendosi a Lily. Jérôme non riesce ad accettarlo, e quando Lily gli dice di passare una giornata insieme, il suo desiderio pare esaudito.
È Duris a dare consistenza al film, anche quando è arrestato perché accusato di rapimento di minore. Il suo pianto quando accetta di essere estradato per non scontare dieci anni di prigione, è anche quello di chi non comprende il senso di una giustizia che non bada agli interessi duali, ma solo a quelli di una parte. Il finale lascia uno spiraglio al ricongiungimento, anche se relegato a una app: la stessa ipotesi di riscatto che si condensa per tutto i film.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti

Recensione film Tron: Ares
Scopri la recensione del film sci-fi Tron: Ares

Il segreto del Titanic: una nuova avventura dell'universo di Clive Cussler
Finalmente anche in Italia è in uscita l'ultimo romanzo del brillante autore della saga di Dirk Pitt

Assassinio in Cornovaglia: il giallo di Elizabeth George in una terra ricca di misteri
Una nuova avventura per i detective di Scotland Yard ambientata nei paesaggi misteriosi della Cornovaglia

La Prova: in uscita nelle librerie il nuovo thriller di Michael Connelly
Dalla penna di uno dei maestri noir contemporanei, le indagini del detective Stilwell nella remota isola di Catalina

Recensione serie tv thriller Wayward con Toni Collette
Disponibile su Netflix

Miss Bee e il giardino avvelenato: in uscita nelle librerie il nuovo romanzo di Alessia Gazzola
Avvincente, sofisticato e ricco di suspense, il nuovo capitolo di Miss Bee, non deluderà i suoi lettori

Recensione serie tv crime Black Rabbit con Jude Law e Jason Bateman
Disponibile su Netflix

Recensione film The Lost Bus, con Matthew McConaughey
Scopri The Lost Bus, il film drama con Matthew McConaughey e America Ferrera. Trama, cast