Recensione Copia originale con Melissa McCarthy attesa agli Oscar 2019
In sala dal 21 febbraio, l'attrice nei panni drammatici di Lee Israel.

Copia originale è tratto dal memoir della scrittrice statunitense Lee Israel (Can you ever forgive me? che dà il titolo originale al biopic) pubblicato nel 2008. Diretta da Marielle Heller, Melissa McCarthy interpreta il ruolo di Israel. Una performance convincente che le vale una nomination agli Oscar 2019 come Miglior attrice protagonista di una produzione che, tuttavia, non compare anche nella lista della cinquina dei Miglior film.
È
la prima volta per McCarthy in un biopic. Israel è una penna di talento.
Nel 1985 dà alle stampe una biografia non autorizzata di Estée
Lauder, imprenditrice di successo nel campo della cosmetica.
Sfortunatamente anche Lauder sta per pubblicare un libro
autobiografico, quindi chiede a Israel di rinunciare dietro compenso.
Quando le due copertine si trovano l'una accanto all'altra negli
scaffali delle librerie, i lettori optano per il memoir della celebre
co-fondatrice della maison newyorchese del make up, indiscussa
leader nel settore.
Israel ammetterà anni dopo di essersi
pentita, avrebbe dovuto accettare l'offerta.
Schede
Dopo l'insuccesso commerciale di Estée Lauder: Beyond the Magic (An Unauthorized Biography), Israel fatica a trovare l'ispirazione per un nuovo libro. Versa in cattive acque finanziarie, costretta a vendere oggetti che le appartengono, compresa una lettera originale di Katharine Hepburn indirizzata a lei. Siamo agli inizi degli Novanta, la scrittrice caduta in disgrazia scopre un fiorente mercato interessato a lettere di artisti del passato. Comincia a falsificare ricercate missive dal contenuto inedito con l'aiuto di un amico di vecchia data Jack (Richard E. Grant), tossicodipendente e affetto da HIV.
Copia originale ha convinto la critica della bontà del progetto: una commedia accattivante di ombre e luci, malinconica e umoristica. Applaudita Melissa McCarthy. Dopo numerosi ruoli brillanti o comici, musa di Paul Feig, la coraggiosa trasformazione nei panni di un'autrice non convenzionale, alle prese con salotti letterari snobbati e conti di casa allarmanti, ha sorpreso anche il pubblico. Nonostante la bravura, i pronostici non sembrano puntare sulla statuetta all'attrice che, invece, vedremo in un nuovo ruolo drammatico in Hell Kitchen di Andrea Berloff in uscita nelle sale statunitensi nel 2019. Eventualmente, un Oscar, prima o poi, è da mettere nel cassetto.
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